Lite fra consiglieri, la replica del centrosinistra: "Fatto strumentalizzato, attendiamo le indagini"

"Condanna di ogni prevaricazione verbale e fisica e delle strumentalizzazioni delle minoranze della lista Dimmi, chiarezza sugli eventi del Consiglio...

"Condanna di ogni prevaricazione verbale e fisica e delle strumentalizzazioni delle minoranze della lista Dimmi, chiarezza sugli eventi del Consiglio comunale del 23 aprile scorso visto che le versioni dei fatti sono antitetiche, attesa per il lavoro delle forze dell’ordine e constatazione che il progetto della pista ciclabile è osteggiato dal candidato a sindaco del centrodestra, Stefano Pedrelli, per evidenti conflitti di interessi".

Questo, in sintesi, il comunicato della lista Centrosinistra per Sasso Marconi, che sostiene la riconferma di Roberto Parmeggiani a sindaco di Sasso Marconi, lanciato nella tarda serata di sabato, a più di quattro giorni dal ’fattaccio’ del Consiglio comunale di martedì 23 aprile scorso quando, in coda alla discussione di una mozione sulla pista ciclabile in progetto da Borgonuovo alla Fontana, Achille Chillari della lista civica Dimmi aveva abbandonato l’aula, denunciando le gravi conseguenze che la pista avrebbe avuto sui negozi che si trovano tra Colle Ameno e i Borghetti. Era stato seguito da Alberto Venturi, consigliere del centrosinistra e, nell’anticamera, ne era nato un diverbio.

Risultato: Chillari è finito al pronto soccorso di Vergato e, il giorno dopo, ha denunciato ai carabinieri di essere stato colpito con un pugno in faccia proprio da Venturi.

"Contestiamo – si legge nel comunicato del centrosinistra – la ricostruzione faziosa della lista Dimmi che dipinge come un gruppo incline a vedere le opposizioni come ’il nemico’ e incapace di accettare il confronto".

Tirato in ballo per la giacca, Stefano Pedrelli precisa: "Non ho bisogno di difendere un fronte di appena 20 metri sulla strada per far capire che quella pista ciclabile danneggia il lavoro di diverse attività commerciali, anche storiche, in cui non sono per niente coinvolto. Se davvero intravedono un mio conflitto di interessi, hanno tutti gli strumenti giuridici per denunciarlo".

Nicodemo Mele