Lo scandalo delle caserme abbandonate

Le caserme abbandonate e lasciate al degrado sono uno scandalo. Si parla continuamente in ogni ambito politico e amministrativo di un loro possibile riutilizzo, ma siamo sempre al punto di partenza: gran parte di questi edifici restano ostaggio della burocrazia e di proposte che si arenano chissà dove. I tempi della politica e della pubblica amministrazione, si sa, non sono quasi mai gli stessi del buonsenso e delle esigenze della società. Le ex caserme militari abbandonate se ne stanno lì come carcasse di giganti moribondi, nascoste negli angoli di Bologna, enormi scheletri fuori dal tempo che giacciono in attesa di essere rimessi a nuova vita. Molte di queste strutture sono popolate da sbandati, tossicodipendenti, o usate come discariche. Comitati di quartiere e singoli cittadini protestano a getto continuo. La politica ascolta, promette, ma il più delle volte non fa niente. Di molte strutture si discute da decenni, altre sono finite al centro di occupazioni o progetti di riqualificazione mai portati a termine. Siamo sempre all’anno zero. Una cosa le accomuna tutte: il degrado in cui versano. È una presentazione poco edificante per uno Stato che chiede continui sacrifici ai cittadini e poi, attraverso i propri enti, si mostra sciupone e incoerente.

Sarebbe meglio regalare le strutture abbandonate a qualche privato con l’impegno di riutilizzarle.

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