’Lo Schiaccianoci’ diventa ecologista

A Duse il Balletto di Roma interpreta il grande classico in una versione rinnovata firmata da Massimiliano Volpini.

’Lo Schiaccianoci’ diventa ecologista

’Lo Schiaccianoci’ diventa ecologista

Un nuovo abito (letteralmente) per un classico del balletto.

Questa sera alle 21 e domani alle 16 approda infatti sul palco del Teatro Duse ‘Lo Schiaccianoci’ interpretato dal Balletto di Roma. Dopo aver portato in scena per anni la versione firmata da Mario Piazza, la Compagnia ha infatti creato una nuova versione coreografica che segna anche un profondo rinnovamento nell’interpretazione della fiaba.

Balletto simbolo della tradizione natalizia, questo nuovo allestimento ideato dal coreografo Massimiliano Volpini su musica di Čajkovskij, si avvale di un nuovo cast che include la partecipazione straordinaria di Carola Puddu nel ruolo della Fata Confetto e della presenza di azioni di ’urban dance’ curate da Kevin Castillo. Le scene e i costumi sono di Erika Carretta.

La rilettura di Volpini è in chiave ecologica e invita a riflettere sulla condizione delle ’persone-rifiuto’, sullo smarrimento d’identità sociale e sui mille volti del nostro essere. La storia deriva dal racconto ’Schiaccianoci e il re dei topi’ di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, versione poi edulcorata da Alexandre Dumas padre in ’Storia di uno Schiaccianoci’: la fiaba è nota. La vigilia di Natale la giovane Clara si addormenta e i giocattoli prendono vita, trasportando tutti in mondo di fiaba, battaglie e fiocchi di neve e dove, naturalmente, il piccolo Schiaccianoci si trasforma in un principe. Il balletto ha avuto negli anni una grandissima fortuna, portato in scena in numerose versioni, a partire da quella originale di Marius Petipa allestita per la prima volta il 18 dicembre 1892 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo.

Ma sul palco del Duse questa sera e domani gli spettatori potranno vedere invece una coreografia nuova, dinamica e innovativa, in cui appunto le azioni di urban dance non sono secondarie. Ridimensionando la misura dello sfarzo, pur senza perdere sul piano dell’impatto emotivo, la coreografia di Volpini realizza così, nel rispetto del repertorio, una versione moderna, fresca e vitale di un testo fondamentale del balletto russo, che continua a incantare generazioni di pubblico in tutto il mondo.