Ltm alla corte di Matteo Marzotto: "I nostri tacchi nel polo del lusso"

L’azienda di Castrocaro è stata acquisita da MinervaHub. Ma al timone resta il fondatore con la moglie

Ltm alla corte di Matteo Marzotto: "I nostri tacchi nel polo del lusso"

Ltm alla corte di Matteo Marzotto: "I nostri tacchi nel polo del lusso"

(Forlì-Cesena)

A margine dell’operazione, conclusa lo scorso autunno, l’imprenditore Matteo Marzotto, presidente di MinervaHub, ha definito Ltm "un unicum nel panorama internazionale della moda e del design". Ltm Lab Srl è un’azienda di Castrocaro Terme, fondata nel 2001 da Federico Lombardi, che oggi riveste il ruolo di ad e la gestisce assieme alla moglie, Lucia Paganelli, ingegnera e direttrice generale. L’azienda è specializzata nella creazione e produzione di inserti metallici per tacchi a spillo ed è divenuta, negli anni, partner di riferimento dei principali tacchifici a livello mondiale. Da ottobre 2023, l’azienda è entrata nella scuderia di MinervaHub, la piattaforma industriale di Matteo Marzotto che ne ha acquisito il 100%, preservando tuttavia, per Lombardi e Paganelli, il coinvolgimento diretto nella gestione.

Ltm aveva chiuso il 2022 con una quota di ricavi pari a 8,3 milioni di euro e un margine operativo lordo di 3,6 milioni. Produce 4,2 milioni di tacchi all’anno per 6 milioni di scarpe formali, firmate da maison del calibro di Christian Louboutin, Manolo Blahnik e la sammaurese Casadei. "L’acquisizione da parte di MinervaHub è il punto d’arrivo di un processo di consolidamento durato più di vent’anni – commenta Lombardi -. Nel mondo della moda, in particolare, le operazioni di aggregazione sono ora frequenti: basti pensare al gruppo Florence, fondato nel 2020 come primo polo industriale integrato in Italia, in grado di abbracciare l’intera filiera della manifattura per il settore del lusso. Dobbiamo prendere atto di una verità tanto semplice quanto incontrovertibile: al giorno d’oggi, ‘l’unione fa la forza’. Per essere pronti ad affrontare un contesto così complesso, contrassegnato, fra l’altro, da incertezza crescente, tensioni geopolitiche internazionali e cambiamenti vertiginosi, occorre abbandonare le dinamiche familiari tipiche delle Pmi italiane e fidarsi del valore aggiunto delle aggregazioni".

Per spiegarsi meglio, Lombardi ricorda la cosiddetta teoria del ‘colpo di frusta’: "Nel 2022 abbiamo raddoppiato le performance rispetto all’anno precedente – dichiara – nel 2023, invece, abbiamo registrato un passo indietro. In un panorama economico caratterizzato da una spiccata volatilità, le imprese passano rapidamente dall’eccesso di lavoro alla scarsità di commesse. Ma non si possono assumere persone per poi lasciarle a casa il mese dopo. In questo senso le aggregazioni rappresentano un baluardo". Quanto al futuro, Lombardi si lascia andare a una riflessione: "Le dinamiche del ‘fast fashion’ non sono più sostenibili – argomenta – non si può lanciare una collezione ogni 40 giorni. Ecologia ed economia devono dialogare, occorre essere produttivi senza trascurare il benessere. Un termine, quest’ultimo, che per noi romagnoli è importante: non è un caso se ci hanno definito la ‘wellness valley’".

Maddalena De Franchis