Lutto per il Mediterraneo. In Certosa da oggi ’Last Lamentation’

Il video realizzato da Valentina Medda recupera i lamenti funebri delle donne in nero.

Lutto per il Mediterraneo. In Certosa da oggi ’Last Lamentation’

Lutto per il Mediterraneo. In Certosa da oggi ’Last Lamentation’

Indaga la tradizione del pianto rituale funebre nel Mediterraneo, collocandola al centro della riflessione contemporanea. Viene presentata per la prima volta al pubblico oggi dalle 19 alle 21,30 (e fino a domenica), nella Sala delle Catacombe della Certosa (poi verrà acquisita dal Mambo), il lavoro video di Valentina Medda ’The Last Lamentation’, rituale funebre per il Mediterraneo, pensato dall’artista come luogo di attesa, sospensione e trapasso, incarnazione di un’assenza -deposito di cadaveri, e cadavere in sé. L’opera racconta la tragedia del mare attraverso un’ipnotica partitura vocale e coreografica che rielabora i codici rituali in forme contemporanee e astratte. La potente presenza di 12 donne piangenti, vestite di nero e in piedi accanto al mare, rende più tangibile l’assenza dei morti. "è un rituale funebre per il mare – dichiara l’artista –, una performance ispirata alle lamentazioni funebri in cui un gruppo di donne dà vita a un grido condiviso, dove il coro è l’unico linguaggio possibile per raccontare una tragedia contemporanea. Nel piangere per il Mediterraneo e i suoi morti – continua Medda – tento di ridare dignità, attraverso un’azione poetica e politica, a quelle vite considerate sacrificabili".