Madonna di San Luca "Pace e ricostruzione"

Le parole di Zuppi. La sacra immagine è risalita sul Colle della Guardia. La benedizione a Porta Saragozza dove erano presenti Lepore e Molari.

Madonna di San Luca  "Pace e ricostruzione"

Madonna di San Luca "Pace e ricostruzione"

di Massimo Selleri

Pace e ricostruzione delle zone alluvionate. Queste sono le due intenzioni che i bolognesi hanno affidato alla Madonna di San Luca. Ieri, come da tradizione nella domenica in cui il rito romano celebra la solennità dell’Ascensione, la sacra immagine della Beata Vergine ha salutato la città ed è tornata al santuario che normalmente la ospita sul Colle della Guardia. Il sindaco Matteo Lepore e il rettore dell’università, Giovanni Molari, hanno atteso il baldacchino fiorito a Porta Saragozza dove, sempre stando al protocollo, l’arcivescovo Matteo Zuppi ha impartito la benedizione alla città chiedendo a tutti fedeli di rimboccarsi le maniche per quelle che sono le emergenze più impellenti.

"Dobbiamo impegnarci per spegnere gli effetti di due diluvi – ha spiegato il cardinale – quello dell’alluvione e quello della guerra in Ucraina. Sono due azioni che richiedono tanta solidarietà e fraternità, come istintivamente abbiamo provato e visto in questi giorni particolarmente drammatici. Spero di poter manifestare tanta vicinanza a chi ha avuto a che fare con una cataclisma che è stato una sorta di terremoto prolungato. Una forza distruttiva che lascia sgomenti e quindi richiede una forza di solidarietà contraria e maggiore. Nei prossimi mesi e nei prossimi anni per riparare le tante strade rotte in montagna ci vorrà un grande sforzo, proprio come accadde durante il terremoto. Speriamo che anche l’Ucraina trovi presto il sole della pace". Il vescovo Dionisio di Kotyeon, ausiliare della Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia, il Vescovo Ambrozie, vicario per i fedeli ortodossi moldavi in Italia e padre Teodosio Hren, vicario generale dell’Esarcato greco-cattolico ucraino, hanno accompagnato l’arcivescovo durante la processione insieme alle loro comunità. Non è stato un gesto da poco, dato che l’invasione della Russia in Ucraina ha creato una divisione tra le chiese ortodosse, una separazione che ha coinvolto anche le altre comunità religiose vicine.

Questa capacità di tenere unito chi è diviso è uno dei motivi per cui papa Francesco ha affidato a Zuppi la responsabilità di coordinare una missione che faccia scattare la scintilla del dialogo tra i vertici russi e quelli ucraini. Il cardinale, romano di nascita e bolognese di adozione, ieri sera è partito per Roma dove questa mattina si tiene il consiglio di presidenza della Cei in vista della 77esima assemblea generale dei vescovi italiani che si chiuderà giovedì. In mezzo c’è pure il consiglio episcopale permanente.

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