"Mafia, ricordiamo le vittime delle stragi"

A 32 anni dall’attentato di Capaci, gli alunni studiano i magistrati Falcone e Borsellino: "Combattiamo ogni tipo di violenza"

"Mafia, ricordiamo le vittime delle stragi"

"Mafia, ricordiamo le vittime delle stragi"

Il 23 maggio si ricorda la morte di Giovanni Falcone, magistrato di Palermo, rimasto ucciso nella strage di Capaci. La nostra scuola è intitolata a lui e a Paolo Borsellino, anche lui magistrato. Insieme hanno sacrificato le proprie vite contro la mafia.

La mafia è un’organizzazione criminale. La chiamano “la piovra” perché con i suoi tentacoli arriva ovunque: infatti non è presente solo in Sicilia, ma si infiltra in tutta Italia. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono stati due menti brillanti, due giudici che hanno lottato contro la mafia. Grazie ai due giudici eroi, numerosi esponenti della mafia sono finiti in carcere.

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino morirono a circa due mesi di distanza l’uno dall’altro dopo due terribili attentati mafiosi: la Strage di Capaci e la Strage di via D’Amelio, avvenute il 23 maggio e il 19 luglio 1992. Tutto questo perché avevano condannato molti importanti esponenti della “cupola”, divenendo così martiri della mafia.

La nostra scuola fu intitolata ai due eroi il 31 ottobre 2003. Fu scelto di chiamarla ’Falcone Borsellino’ per educare alla legalità e per insegnare agli alunni a essere coraggiosi in ogni circostanza. Il 18 aprile 2005 ci fu una grande cerimonia, alla quale partecipò anche la sorella del giudice Falcone. La professoressa Maria Falcone raccontò la vita di suo fratello Giovanni: di come sia diventato un giudice che combatteva contro la mafia, mettendo a rischio la propria vita per il bene di un intero paese.

Inoltre, spiegò la frase che Falcone aveva ritagliato da un giornale e portava sempre con sé nel suo portafoglio: "Un uomo fa ciò che è suo dovere fare, quali siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni".

Spiegando questa frase, la professoressa Falcone disse: "Se ognuno facesse il suo dovere alla mafia verrebbero tagliati i piedi". Insomma, non bisogna mai scordare chi ha sacrificato la propria vita salvandone altre. Mentre prendevamo informazioni sulla vita di questi due eroi, a qualcuno di noi sono venute in mente le parole di Ben, lo zio di Spiderman: "Da grandi poteri derivano grandi responsabilità". La mafia è ovunque, in certi luoghi è anche nelle scuole. Non conosce confini e può coinvolgere bambini e ragazzi di ogni età. Per questo bisogna combattere, ognuno a modo proprio, ogni forma di prepotenza e di violenza, subito, senza aspettare di diventare grandi.

1A: Antonelli, Arebi, Careri, Carpio Montoro, Cavara, Colomba, Diac, Draganescu, Gabriel, Grilli, Kolaj, Martelli, Mastropietro, Musio, Nadeem, Nanetti, Romagnoli, Schiavo, Siby, Tedesco, Terni, Vilkhovetskyi.

1B: Azzaroni, Babini, Baldini, Berisha, D’Amico, Dursi, Ferrucci, Hassan, Iacob, Khoukh, Morini, Mouaki, Negrut, Pitocco, Ronchi, Sabri, Sala, Santi, Scanabissi, Tebani, Terlizzi, Travagli.