PIERFRANCESCO PACODA
Cronaca

Manga e traduzioni: con NipPop il Giappone è più vicino

Appuntamento ormai consolidato, torna dal 14 al 16 giugno al DamsLab. Il tema quest’anno è ’Cityscapes/Cityescapes’

Manga e traduzioni: con NipPop il Giappone è più vicino

Manga e traduzioni: con NipPop il Giappone è più vicino

Paese ricchissimo di esperienze pop, il Giappone è una delle aree della terra dove maggiore è la produzione di cultura popolare, soprattutto visiva e cinematografica, capace poi di influenzare in maniera profonda le scelte del mercato planetario, specialmente nei consumi di linguaggi giovanili. Uno scenario in continua trasformazione, dove la rapidità dello sviluppo tecnologico fa sempre da contrappunto a un rispetto quasi maniacale per la ritualità e le tradizioni. Una relazione, a volte una collisione, continua che viene messa in scena dalla nuova edizione, la quattordicesima, di NipPop: Parole e Forme da Tokyo a Bologna, organizzato dall’Università, in programma da venerdì 14 al 16 giugno al DAMSLab (Piazzetta Pasolini 5/b).

Il tema del 2024 è Cityscapes/Cityescapes, che racconta proprio questa continua sovrapposizione tra i panorami urbani delle città giapponesi, il rapporto tra le metropoli e chi le abita e il desiderio di superarne i confini, di fuggire, in un alternarsi continuo di sentimenti che genera creatività. Grande attenzione, naturalmente, per i manga, ormai celebrati e molto famosi anche in Italia. Il 14 alle 18 inaugura nella hall una mostra di due tra i nomi più rappresentativi del nuovo fumetto giapponese. Uno, Furuya Usamaru, figura storica di questa forma di espressione, proporrà una selezione di tavole originali dal suo lavoro più famoso, Da Palepoli a Sodoma, pubblicato anche in Italia. Con lui ci sarà anche la giovane, astro nascente del disegno nipponico, Kobayashi Erika, con una installazione che aspira a portare gli spettatori proprio nel cuore delle megalopoli della sua terra, trasmettendone tutta l’inquietudine e anche lo stupore di fronte a una realtà sociale in perenne movimento. I due disegnatori parleranno il giorno successivo delle loro opere. Altra esposizione è quella dedicata a Marta Fanasca, ricercatrice universitaria, che da tempo indaga le personalità dei lavoratori sessuale di Tokyo e che proporrà dal 15 giugno le sue foto della serie Yukaku-Love District.

Per chi volesse cimentarsi nella complessa pratica della traduzione di fumetti ancora non editi in Italia, dalla lingua originale alla nostra, il programma prevede il 16 giugno alle 10 (Sala seminari), la NipPop Translation Slam, una opportunità per potersi proporre alle tante edizioni specializzate in un genere sempre più seguito, specie tra i giovani. Molto atteso anche il workshop di disegno manga con Furuya Usamaru (14.30, stesso luogo, è necessaria la prenotazione. Il festival sarà anticipato il 13 giugno dall’incontro nella libreria Igor (ore 19.30, via Santa Croce 10/ABC), Queering the City. L’esperienza LGBTQ+ nelle metropoli giapponesi e americane, con un dj set di pop nipponico. Il programma completo è su www.nippop.it