Manuel non ce l’ha fatta, donati gli organi

È morto ieri all’ospedale Maggiore il motociclista di 25 anni coinvolto nello schianto a Pontecchio Marconi mercoledì sera

Manuel non ce l’ha fatta, donati gli organi

Manuel non ce l’ha fatta, donati gli organi

La speranza si è spenta, assieme al sorriso di Manuel. Ieri pomeriggio, il ragazzo di Sasso, rimasto vittima di un gravissimo incidente la sera del 24 aprile lungo la Porrettana Vecchia in località Pontecchio Marconi, è stato dichiarato morto dai sanitari dell’ospedale Maggiore, dove era ricoverato al reparto di Rianimazione, in condizioni disperate. Manuel Bedonni, operaio di 25 anni, era in sella alla sua moto mercoledì. Erano le 21,10, quando per cause che i carabinieri di Sasso stanno accertando, si è schiantato frontalmente con un camion. Dopo il violento impatto, era rimasto incastrato sotto la sua moto. Era stato rianimato sull’asfalto, il suo cuore aveva ripreso a battere. E per un attimo la speranza era stata che potesse farcela. Ieri, però, ogni luce si è spenta. E i famigliari di Manuel, in un estremo gesto di amore, hanno deciso di donare i suoi organi. Manuel avrebbe compiuto 26 anni mercoledì.

Uno strazio per la mamma Katia e per tutta una famiglia già provata dal lutto. Il papà di Manuel, Marco, era infatti morto appena un anno fa, ad aprile del 2023, a seguito di una lunga malattia: appassionato di motori, aveva trasmesso questo amore al figlio. "Nella vita non bisogna avere sogni per poi chiuderli in un cassetto, è per questo che mi pongo degli obiettivi e li raggiungo sempre", scriveva Manuel sotto una sua foto, postata sul profilo Instagram. E di sogni il venticinquenne ne aveva tanti. Aveva comprato la nuova moto, una Super Duke Kawasaki, lo scorso anno. E con gli amici amava cavalcarla lungo le strade dell’Appennino, sulla Futa e anche solcando la pista del circuito di Misano intitolato a Marco Simoncelli. A novembre scorso, a Rioveggio, assieme ad amici storici di suo padre, aveva organizzato il memorial ‘Ricordando Marco - Uniti nella stessa passione’. "Con Marco avremmo dovuto correre insieme – racconta l’amico Andrea Brusa, pilota di rally –. Volevamo regalare a Manuel un’auto da rally perché potesse gareggiare anche lui nel prossimo memorial dedicato a suo papà. Invece, dopo questa ennesima tragedia accaduta a Manuel, lo riproporremo, ma per ricordare entrambi".

Sui social, intanto, sono tantissimi i messaggi di incredulità e cordoglio. "Non è possibile che a distanza di un anno siate tornati insieme... Manuel la settimana scorsa mi hai detto che ‘sicuramente starà brontolando anche da lassù...’ Testina, tienilo buono ora che sei con lui... vi voglio bene", scrive un amico. Un affetto inscindibile, che supera la morte: "Ciao ‘Cinno’ come ti chiamava il vecchio salutamelo tanto quando arrivi lassù".

n. t.