Maxi furto nell’azienda idraulica: rubati 115 chili rame e 600 di ottone

In una ditta di via Emilia Levante: i ladri sono entrati nella proprietà tagliando la recinzione esterna. Sul posto i carabinieri della compagnia Bologna Centro, che stanno indagando per individuare i ‘predoni’.

Maxi furto nell’azienda idraulica. Rubati 115 chili rame e 600 di ottone

Maxi furto nell’azienda idraulica. Rubati 115 chili rame e 600 di ottone

Centoquindici chili di rame. E seicento di ottone. Rubati notte tempo dai soliti ignoti all’interno di una ditta di termoidraulica. Il colpo, per un bottino dal valore di oltre 10mila euro, è stato messo a segno qualche notte fa in via Emilia Levante. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia Bologna Centro, chiamati la mattina dopo dai titolari della ditta, i ladri (sicuramente più d’uno) si sarebbero introdotti all’interno della proprietà tagliando la recinzione esterna. E, una volta entrati, hanno fatto incetta di rubinetti, tubature, grondaie, prodotti nuovi e anche ‘rottamati’, che poi sono stati caricati dalla banda di predoni su un furgone per essere poi probabilmente fusi e rivenduti.

I militari dell’Arma hanno verificato la presenza di telecamere sia all’interno della ditta che nelle strade circostanti, per cercare di arrivare alla targa del mezzo con cui i ladri sono arrivati in via Emilia Levante. I militari hanno effettuati tutti i rilievi necessari a individuare eventuali tracce o impronte lasciate dai ladri sulla scena. Le indagini sono si concentrano in particolare nell’ambito dei ‘ladri di rame’ , bande specializzate nel furto di questo metallo, che viene poi di solito venduto a ricettatori che lo fondono (il rame è riciclabile al 100 per cento e non subisce alterazioni) e lo rivendono spesso all’estero.

A luglio dello scorso anno, oltre mille chili del prezioso ‘oro rosso’, di provenienza furtiva, erano stati sequestrati dai poliziotti del commissariato Santa Viola, che li avevano trovati all’interno di un capanno nei pressi di un parcheggio di via Emilia Ponente, dove erano stati recuperati anche oggetti da lavoro rubati.

Nicoletta Tempera