Maxi-operazione contro lo spaccio. Arrestati i padroni della Bolognina

Il blitz anche a Borgo Panigale e in zona Corticella: 16 in manette. Sequestrati 21 chili fra cocaina e hashish. Il capo della Mobile, Pititto: "Criminali organizzati e sfrontati, tornavano a delinquere subito dopo gli arresti".

Roberto Pititto, capo della squadra Mobile di Bologna

Roberto Pititto, capo della squadra Mobile di Bologna

Bolognina, Corticella e Borgo Panigale. Sono queste le tre piazze di spaccio dove spadroneggiava la banda di pusher sgominata ieri dalla Squadra mobile. L’indagine, coordinata dal pm Flavio Lazzarini, ha portato all’esecuzione di 19 misure cautelari di cui 15 in carcere, una agli arresti domiciliari e tre divieti di dimora nel territorio comunale.

Poi fiumi di droga sequestrati nel maxi blitz della polizia: un chilo di cocaina, venti chili di hashish e trentaduemila euro in contanti. L’attività degli agenti (oltre un centinaio quelli impiegati, insieme con le pattuglie del Reparto prevenzione crimine, del Reparto volo e delle Unità cinofile e con gli specialisti della Scientifica) è partita a dicembre 2021 con l’arresto di un cittadino algerino trovato in possesso di 500 grammi di cocaina, ed è continuata per tutto l’anno successivo. La droga era stata fornita all’uomo da tre marocchini, titolari di una pizzeria a Croce di Casalecchio, da cui si riforniva da circa due anni.

Partendo da qui, gli agenti hanno poi documentato con pedinamenti e intercettazioni l’attività di spaccio. Gestita grazie a una rete ben consolidata: i pusher, oltre a disporre di una notevole quantità di droga da immettere nel mercato cittadino, avevano una propria organizzazione con ruoli specifici per ogni componente del gruppo. E non mancava la violenza: a febbraio 2022 un accoltellamento si consumò a Borgo Panigale per un regolamento di conti legato alla gestione delle piazze di spaccio.

Le cessioni avvenivano per lo più nelle vie Battindarno, Speranza, Emilia Ponente e Segantini per quanto riguarda Borgo Panigale, mentre per Corticella e Bolognina le strade più battute dagli spacciatori erano via di Corticella, Arcoveggio, Giardini, Gorky e Shakespeare.

Nelle piazze di spaccio, però, non girava solo cocaina. Dalle indagini è infatti emerso anche il coinvolgimento di due fratelli marocchini, già ben noti alle forze dell’ordine per questioni sempre legate allo spaccio di stupefacenti, che l’8 aprile di due anni fa erano stati arrestati in flagrante poiché in possesso di chili di hashish, nascosti in un’auto di loro proprietà.

"Gli spacciatori – così il capo della Squadra Mobile, Roberto Pititto – erano organizzati in gruppi autonomi e disponevano di grossi quantitativi di sostanza stupefacente. Parliamo di soggetti particolarmente sfrontati: nel corso dell’indagini alcuni di loro sono stati arrestati in flagranza di reato e, nonostante le successive misure limitative imposte loro dall’autorità giudiziaria, hanno continuato a portare avanti l’attività di spaccio".

Sulla maxi operazione della Mobile è intervenuto anche il sindaco Matteo Lepore, che ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti dagli inquirenti: "Operazioni come quella di oggi (ieri, ndr), per la quale rivolgo i miei sentiti ringraziamenti al Questore, alla Procura e agli agenti di polizia intervenuti, sono il segno della presenza delle istituzioni – queste le parole del primo cittadino – e del fatto che le tante segnalazioni che ci vengono rivolte trovano la massima attenzione".

Anche il senatore di Fratelli d’Italia, Marco Lisei, ha parlato a seguito del blitz di ieri mattina, ricordando come "con il governo Meloni lo Stato non arretra di un centimetro di fronte alla criminalità organizzata". Chiara Caravelli