FEDERICA GIERI SAMOGGIA
Cronaca

Minghetti occupato: dialogo tra alunni e docenti

Gli studenti scrivono a insegnanti e personale scolastico, invitandoli alle attività "Vogliamo ricucire i dissidi in nome dell’educazione". E chiedono scusa.

I ragazzi fuori dal liceo occupato in via Nazario Sauro: c’è anche uno striscione

I ragazzi fuori dal liceo occupato in via Nazario Sauro: c’è anche uno striscione

Bologna, 27 marzo 2024 – Dopo una partenza scoppiettante, l’occupazione del liceo Minghetti marcia tranquilla. Pulizie dalle 7.30 alle 8.30, colazione, poi in cortile risveglio muscolare con la disciplina thailandese del Muay Thai. Da lì è un susseguirsi di cineforum, gruppi di discussione, incontri, pranzi e cene fino alla chiusura del portone alle 23. Il tutto sotto l’occhio di un servizio d’ordine impeccabile. Stop alle lezioni, in via Nazario Sauro, fino a domani mattina. Dopodiché scatta il turno ramazza per tirare a lucido il liceo che chiuderà per le vacanze di Pasqua, fino a martedì compreso.

Avvio scoppiettante a seguito delle comunicazioni del preside Roberto Gallingani, che ha sottolineato l’inutilità del blocco delle lezioni e i rischi disciplinari e penali per chi occupa. Due ore di Consiglio di istituto molto tirate, lunedì sera, dove Gallingani è stato redarguito soprattutto dai genitori. Comunque sia i ragazzi in assemblea (dicono 800 presenti) lunedì hanno acceso semaforo verde, mettendo al centro della protesta cariche della polizia contro gli studenti, Gaza e riforma Valditara.

Nel frattempo, i quattro rappresentanti degli studenti scrivono agli ‘adulti’ del Minghetti una mail in cui, oltre a condividere manifesto e comunicati dell’occupazione, li invitano alle attività. "Questa occupazione – scrivono –, nonostante l’inizio turbolento, vuole porsi come un’esperienza di lotta con contenuto e metodo più o meno condivisibili, ma anche di didattica alternativa". "Vorremmo esprimere il nostro apprezzamento per il proficuo colloquio" tra rappresentanti, collettivo e preside. "Un tale incontro ci suggerisce di confidare nell’auspicio che i forti dissidi, verificatisi tra le diverse componenti scolastiche, si possano ricucire in nome dell’importanza del dialogo educativo, che contraddistingue non solo il patto di corresponsabilità interno, ma anche ciò che rende il liceo Minghetti qualcosa in più dell’insieme delle sue 51 classi e della struttura didattico amministrativa".

I quattro liceali ribadiscono: "Non dobbiamo e non vogliamo fermaci a lavorare per le esigenze della maggioranza del momento, ma dobbiamo altresì tutelare le idee della minoranza". E, dopo i saluti, porgono le loro scuse "dovute ma per noi fondamentali, per il disturbo arrecato alla regolare attività didattica" o a collaboratori scolastici e segretari.

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