PORTO SANT’ELPIDIO (Fermo)
Resta fitto il mistero sul decesso di Galina Banea, il cui cadavere seminudo è stato trovato sulla battigia della spiaggia di Porto Sant’Elpidio, e sul perché la turista 33enne non indossasse pantaloni e slip al momento del rinvenimento. La salma è a disposizione della Procura di Fermo che, ieri mattina, ha conferito l’incarico per l’autopsia al medico legale Luca Pistolesi e al tossicologo Rino Froldi. L’esame autoptico sarà effettuato domani e la presenza del tossicologo conferma che gli investigatori sono propensi a ipotizzare che la ragazza sia stata drogata o quanto meno abbia assunto qualche sostanza stupefacente che ne abbia compromesso le capacità psicofisiche. A tal proposito ci sono due indagati, un elpidiense di 45 anni e uno straniero 40enne, ovvero le persone che hanno trascorso la serata con lei. Gli investigatori stanno cercando di capire se la giovane sia stata drogata e stordita, quindi in quelle condizioni possa aver fatto un bagno per poi accusare un malore ed annegare. L’ipotesi più agghiacciante è che i due indagati abbiano provato un approccio sessuale, forse proprio in mare, e la cosa sia finita male.
Ieri intanto, c’è stata l’ufficializzazione dell’identità della ragazza, con tanto di riconoscimento effettuato dall’ambasciata moldava e dalle persone che la turista aveva conosciuto mentre si trovava in vacanza in Italia.
Fabio Castori