Morte di Kristina "Lui non gestiva più le due vite"

Morte di Kristina  "Lui non gestiva  più le due vite"

Morte di Kristina "Lui non gestiva più le due vite"

Giuseppe Cappello avrebbe ucciso Kristina Gallo perché per lui era diventato impossibile "mantenere in piedi il castello di menzogne che aveva costruito" e "il controllo delle due vite parallele che conduceva". Secondo i carabinieri è questo il movente del presunto femminicidio della giovane trovata il 26 marzo 2019 nel suo appartamento, nuda e con le gambe sotto al letto. Il caso fu inizialmente archiviato come morte naturale, poi riaperto da indagini che hanno portato all’arresto di Cappello, a luglio 2022. Lui si è sempre proclamato innocente. Gli investigatori dell’Arma hanno ricostruito la relazione tra i due e come negli anni Kristina sia stata "minacciata, picchiata e soggiogata" da Cappello "che l’ha trascinata in un baratro di ozio, droga e isolamento". "A causa della sua gelosia ossessiva – scrivono – aveva perso il lavoro, non aveva amicizie, e si era allontanata dalla sua famiglia e persino dalla figlia di soli sette anni".

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