Motogiro, il museo itinerante delle due ruote d’epoca

In strada duecento esemplari di aziende storiche. Percorsi 1.600 chilometri divisi in sei tappe.

Motogiro, il museo itinerante  delle due ruote d’epoca

Motogiro, il museo itinerante delle due ruote d’epoca

L’ultima tappa della 33esima edizione del Motogiro d’Italia è terminata ieri nella piazza del municipio di Zola. Si tratta della rievocazione storica della prestigiosa manifestazione per motociclette nata nel 1914 e riproposta dal dal Moto Club Terni Liberati-Pileri in collaborazione con la Federazione motociclistica italiana e internazionale. "La rievocazione storica del Motogiro d’Italia da anni è considerata la manifestazione in linea riservata alle moto d’epoca più importante al mondo, un vero e proprio museo della moto itinerante, infatti anche in questa edizione oltre due terzi dei partecipanti è in sella a mezzi costruiti fra gli anni Venti e la fine degli anni Cinquanta -spiega Italo Forni- Fra le moto, numerose le tradizionali 175 delle marche italiane che negli anni Cinquanta dettavano legge nelle cilindrate leggere quali: Ducati, Guzzi, Gilera, Mondial, MV Agusta, Laverda, Maserati e Bianchi ecc. ma non mancano storiche aziende spagnole, inglesi, francesi, tedesche e dell’est Europa". Insomma un museo itinerante fatto di esemplari spesso unici ancora perfettamente funzionanti e condotti da piloti e collezionisti provenienti da tutto il mondo e per la prima volta anche turchi, canadesi ed argentini. Ieri l’arrivo a Zola il trasferimento a Bologna passando da Borgo Panigale. I duecento iscritti, due terzi dei quali stranieri, hanno percorso sei tappe e oltre 1600 chilometri tra Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Toscana.

g. m.