Movida, un altro tavolo. Comitati, tregua con Lepore: "Ma ora servono risultati"

Incontro a Palazzo d’Accursio tra residenti della zona ateneo, sindaco e rettore. Molari: "Collaboriamo". Il Comune: "In estate cortili universitari aperti di notte".

Movida, un altro tavolo. Comitati, tregua con Lepore: "Ma ora servono risultati"

Movida, un altro tavolo. Comitati, tregua con Lepore: "Ma ora servono risultati"

L’ennesimo ‘tavolo’ proposto dall’amministrazione Lepore servirà a mettere ordine alla movida e agli episodi di degrado (come l’ultima rissa in piazza Aldrovandi) universitaria. O almeno questi sarebbero gli intenti, visto che il coordinamento dei comitati dei cittadini, il rettore Giovanni Molari e Palazzo d’Accursio si sono ripromessi di rivedersi per un altro "gruppo di lavoro" che possa arrivare a dare delle risposte. Ieri il summit trilaterale, interlocutorio, dopo che un precedente faccia a faccia c’era stato di recente con il questore Antonio Sbordone. "Ormai siamo stanchi da protestare", dice scoraggiato al telefono Giuseppe Sisti, storico punto di riferimento dei comitati. "Capiamo benissimo quali sono le difficoltà su questi problemi, però pensiamo anche che bisogna comunque attivare delle forme di prevenzione e di intervento, almeno provare fare qualcosa e non abbandonarsi a dire che non si può fare niente – sottolinea Sisti – . Non è giusto che i cittadini vengano costretti a vivere in condizioni inaccettabili. Si è deciso di attivare un tavolo di lavoro, dove anche il rettore si è reso disponibile a collaborare con i cittadini anche per lo studio di eventuali possibili soluzioni, anche se in generale il discorso è sempre quello di dichiarazioni di impotenza di fronte a certi fenomeni, che ci lascia un attimo sconcertati. Cosa dobbiamo fare? A chi dobbiamo rivolgerci? Come ha detto giustamente il sindaco, vediamo di fare piccoli passi – aggiunge Sisti – : lo chiediamo anche noi, però bisogna farli, è il momento di vedere che degli interventi vengono fatti. Poi sui risultati sappiamo tutti che è molto complicato, però almeno vediamo la volontà di affrontare le problematiche". Il confronto "sta procedendo", afferma invece la presidente del quartiere Santo Stefano, Rosa Maria Amorevole, presente alla riunione. "Sulle cose anche piccole e tecniche bisogna trovare delle soluzioni. Il problema è molto complesso e mi rendo conto non è da ieri che è presente, ma è mutato nel tempo e di fatto agli universitari si sono uniti i più piccoli e anche i turisti". Di certo "è importante il ruolo dei residenti perchè la bellezza del centro di Bologna è data da loro".

Per il rettore Molari c’è inoltre "un dialogo costruttivo", dichiara al termine dell’incontro. Ora l’obiettivo condiviso è "cercare di vederci con una certa frequenza e costruire un tavolo per vedere di affrontare tutti i vari aspetti. Ci sono degli aspetti di ordine pubblico che ovviamente non riguardano l’Università e c’è un aspetto di sensibilizzazione su cui possiamo lavorare". Soddisfatta l’amministrazione, perché con il rettore e i comitati si costituirà, inoltre, "un gruppo di lavoro dedicato alla gestione di piazza Scaravilli e dei cortili universitari che saranno aperti già da questa estate". Del resto, prosegue il Comune, negli ultimi anni "sono stati allungati gli orari di sale studio e biblioteche, uno sforzo importante- fatto dall’Università per la propria comunità, tuttavia pensiamo sia altrettanto importante immaginare l’apertura di spazi universitari in orario notturno".

Paolo Rosato

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