Natalità, scontro Governo-Regione. Roccella: "A Bologna non fate figli". Bonaccini: "Lei non tagli la sanità"

Il match agli Stati generali organizzati da Gigi De Palo. La ministra: "Siete bravi, ma le nascite non crescono". I numeri negativi sotto le Due Torri: gli anziani doppiano i più giovani, meno 5,9% di cicogne rispetto al 2022. .

Natalità, scontro Governo-Regione. Roccella: "A Bologna non fate figli". Bonaccini: "Lei non tagli la sanità"

Natalità, scontro Governo-Regione. Roccella: "A Bologna non fate figli". Bonaccini: "Lei non tagli la sanità"

"Sono nata a Bologna, posso condividere l’orgoglio del presidente Bonaccini per i risultati raggiunti, questo è un territorio sicuramente molto attrattivo. Però non si fanno figli a Bologna e nemmeno in Emilia-Romagna". Con queste parole (applaudite dalla platea) ieri la ministra Eugenia Roccella, titolare della Famiglia e della Natalità per il governo Meloni, ha gelato il presidente Stefano Bonaccini. Che poco prima aveva parlato delle politiche a tutto tondo della sua Regione, ma Roccella l’ha ‘corretto’, dopo che lo stesso Bonaccini l’aveva incalzata sui "tagli", secondo il governatore, che il governo starebbe operando ai danni della sanità pubblica. Il match politico è andato in scena ieri, proprio in Regione, durante gli Stati generali della Natalità. Presenti, tra gli altri, anche Matteo Lepore, il cardinale Matteo Zuppi, Agnese Pini direttrice di QN-il Giorno-la Nazione-il Resto del Carlino e l’ex ministro Gian Luca Galletti.

"Ministra, non tagliate sulla sanità pubblica, perché il diritto all’istruzione e alla salute deve essere garantito. Sta accadendo e lei non può smentirmi: il rapporto tra spesa pubblica e Pil scenderà dal 6,8 al 6,5% e tra due anni al 6,1%", questo l’affondo di Bonaccini dal palco, accanto a lui Gigi De Palo, il ‘papà’ della kermesse che quest’anno va in Tour e che per la prima volta è partita dalle Due Torri. Roccella ha risposto con i traguardi raggiunti dal governo. "L’ufficio parlamentare di Bilancio ha verificato che per il 2024 il governo ha favorito le famiglie con 16 miliardi di euro di benefici netti. E appaltare la natalità all’immigrazione non è la soluzione". Bonaccini, poi, a margine, ha ribaltato ancora il tavolo. "Abbiamo un saldo che sarà anche nei prossimi anni positivo e stabile, in controtendenza con il resto d’Italia". Sipario da Roccella. "Io mi riferivo a dati Istat consolidati, non c’è differenza rispetto alle medie italiane, che sono sull’1.6, 1.7, l’unico trend davvero positivo è quello del Trentino. Se tu dici che hai gli asili, la qualità della vita e tutto il resto ok, ma questo non sta producendo più natalità".

A confermare le parole della ministra è arrivato il report comunale: continuano a diminuire le nascite a Bologna. Anche se il numero di abitanti rimane stabile grazie agli arrivi da fuori (soprattutto italiani). La città però è sempre più vecchia: gli anziani con più di 65 anni sono quasi il doppio dei minorenni. Sotto le Due Torri vivono 392.017 residenti. Nel 2023 sono nati 2.579 bambini, il 5,9% in meno rispetto al 2022, a fronte di 4.569 decessi (-8,4% dal ’22). Il tasso di fecondità è sceso a 31,4 nati per mille donne (15-49 anni).

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