Nuove opere per bloccare la frana di Marano

In partenza lavori per 1,2 milioni finanziati con i fondi del Pnrr. Verrà ampliata la sezione del fiume per favorire il transito delle piene

Nuove opere per bloccare la frana di Marano

Nuove opere per bloccare la frana di Marano

Altri soldi per la frana di Marano, nel territorio di Gaggio Montano. Prossimamente partiranno nuovi lavori per il consolidamento del fronte franoso, finanziati con 1 milione e 200 mila euro provenienti dal Pnrr. Sulla stessa area, fa sapere un comunicato della Regione, è attualmente in corso un intervento da 400 mila euro, provenienti dalle casse regionali, finalizzato alla stabilizzazione del dissesto. La frana, piuttosto estesa, si è riattivata repentinamente nel 2018 arrivando a coinvolgere sponda sinistra e alveo del fiume Reno, fino alla parziale ostruzione dello stesso.

Da subito, la Regione ha svolto indagini geologiche e interventi con l’obiettivo di mettere in sicurezza la superficie, il cui fronte è esteso per circa 700 metri e incombe sul vecchio tracciato della strada statale 64 Porrettana e sul fiume. Dopo alcune opere di somma urgenza, ci si è concentrati su interventi in grado di migliorare significativamente la stabilità dell’area interessata che ha una estensione di circa 5.000 metri quadrati. Nella parte alta sono stati realizzati drenaggi in grado di evitare il deflusso, superficiale e di profondità, delle acque di pioggia, così da limitare al massimo lo slittamento fra i diversi strati di terreno.

Nell’alveo del fiume si è poi proceduto a innalzare il livello del fondo attraverso la posa di massi ciclopici, allo scopo di limitare l’erosione profonda ai piedi della frana. Sono state inoltre realizzate e ripristinate, dove già presenti, le scogliere su entrambe le sponde del Reno nel tratto coinvolto, anche perché sulla riva destra transita la linea ferroviaria Porrettana, che rischiava di essere a sua volta minacciata dal fronte franoso. Successivamente è stata rimodellata la zona medio-alta del dissesto, dopo la costruzione di ulteriori drenaggi e di una paratia in pali e tiranti. Prima di quest’ultimo intervento sono stati spesi 2 milioni e 280 mila euro che diventeranno 3 milioni e 480 mila euro al termine dei cantieri già previsti.

I fondi di recente stanziamento serviranno a ultimare la posa di una rete metallica con funzione anti-erosione e ad ampliare la sezione idraulica dell’alveo, così da permettere il passaggio in sicurezza delle portate di piena. Le opere che verranno realizzate sono in continuità con quelle effettuate in precedenza e sono progettate e dirette dall’ufficio territoriale di Bologna dell’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile.

Fabio Marchioni

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