Officine Maccaferri ‘libera’: saldati i debiti del concordato

Ok del tribunale fallimentare alla fine della procedura per la società di Zola

Officine Maccaferri ’libera’  Saldati i debiti del concordato

Officine Maccaferri ’libera’ Saldati i debiti del concordato

Bologna, 27 giugno 2023 – Il tribunale ha messo la parola fine alla procedura concordataria intrapresa da Officine Maccaferri Spa nel 2020. Ieri, con decreto del giudice delegato, il tribunale ha infatti fatto sapere che "visto il rapporto riepilogativo finale in ordine all’esecuzione della proposta di concordato del 2020 di Officine Maccaferri Spa" è stata accertata la completa esecuzione degli obblighi del concordato. Tradotto: l’azienda è riuscita a saldare nei tempi previsti (anzi con un po’ di anticipo, dato che il termine era fissato a fine anno) i debiti concordatari, chiudendo così tutta la procedura davanti al tribunale fallimentare. Tornando a essere a tutti gli effetti una società libera da vincoli di questo tipo.

L’atto arriva dopo tre anni dal concordato e dopo che, a ottobre 2022, il tribunale fallimentare emise il decreto di omologa con il favore dei creditori al piano proposto da OM Topco, la società partecipata dai soci di Ad-Hoc Group, il gruppo di investitori composto da Carlyle global credit investment management, Man GLG e Stellex capital management, che ha rilevato l’intero capitale dello storico colosso dei gabbioni di Zola Predosa.

Come è noto, la vicenda in tribunale del Gruppo Maccaferri e delle sue Officine, il "gioiello" della società, nasce dopo la bufera relativa al crac del 2019. Bufera dopo la quale le varie divisioni dell’ex impero dei fratelli Maccaferri andarono in concordato, con Officine per ultima. Il Gruppo venne quindi smembrato e le divisioni Samp e Officine furono vendute, mantenendo l’occupazione, mentre poi fallì la holding del gruppo, Seci, portando al ricollocamento di un centinaio di dipendenti e a 22 esuberi.

La chiusura della procedura concordataria di Officine, dunque, conferma le buone performance sul piano industriale dell’azienda leader nella produzione di gabbioni metallici di Zola Predosa, che ha registrato negli ultimi anni crescite importanti nelle diverse divisioni. Il gruppo conta ora più di tremila dipendenti nel mondo, dislocati nelle settanta filiali. Sessanta di questi sono nel quartier generale di Zola, dove resta tuttora la sede operativa. Sempre a ottobre 2022 ci fu un aumento di capitale di 60 milioni di euro per la società, interamente versato da Om Topco. Il presidente di Officine è Sergio Iasi, mentre l’amministratore delegato è Lapo Vivarelli Colonna (foto).

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