Passante, il nodo dei costi. L’ipotesi dei risparmi sui lavori. Nel mirino 400 milioni di euro

Lettera di Autostrade al Mit per decidere se rifare completamente alcuni manufatti dell’opera. La scelta della semplice manutenzione aiuterebbe nel reperimento delle coperture. Tecnici al lavoro.

Passante, il nodo dei costi. L’ipotesi dei risparmi sui lavori. Nel mirino 400 milioni di euro

Passante, il nodo dei costi. L’ipotesi dei risparmi sui lavori. Nel mirino 400 milioni di euro

E’ fitto lo scambio di documenti di questi giorni tra Autostrade per l’Italia e il ministero delle Infrastrutture e i Trasporti (Mit). Il tema principale è quello del Pef (piano economico-finanziario) di Aspi che deve essere approvato dal governo, oltre 30 miliardi di euro che devono tenere dentro anche i circa 3 miliardi (per Palazzo d’Accursio sarebbero 3,5) che servono per fare il Passante di nuova generazione, più le varie opere di adduzione. Il Pef non è stato ancora approvato, e proprio mentre la Regione Emilia-Romagna annuncia un’accelerata ("Speriamo nel Lotto Uno in estate", ha detto due giorni fa l’assessore Andrea Corsini), a quanto risulta la stessa Autostrade, in una lettera molto recente spedita al Mit, avrebbe tratteggiato due scenari di intervento per alcune lavorazioni inerenti al Passante. In particolare, Aspi sta ancora vagliando sedemolire e rifare ex novo alcuni manufatti, oppure metterli a posto senza rifarli completamente. Questo bivio sarebbe stato messo nero su bianco al Mit, anche perché è inerente alla complessa discussione sulle coperture finanziarie. Aspi sa che demolendo e rifacendo alcuni manufatti, come i ponti, sarebbe soggetta a un ginepraio burocratico importante, unito a costi molto robusti.

La rimessa a nuovo con una manutenzione profonda – per la piena sicurezza futura, s’intende – potrebbe invece sforbiciare un po’ la spesa complessiva del Passante. Una stima, riportano sempre i bene informati da Roma, che si aggirerebbe intorno ai 400 milioni di euro da levare al conto totale. Siamo sempre ancora nell’alveo dello scambio di carte e delle mere ipotesi, ma quella della revisione operativa di alcuni interventi (che non cambierebbe il cuore dell’opera) potrebbe essere la chiave per superare il problema delle coperture del Passante, tanto messo a bagnomaria che gli extra-costi ne starebbero rallentando la corsa. Una decisione dovrebbe arrivare a breve, la volontà di Aspi e Mit sarebbe comune, il Passante va portato a casa. Il sindaco Matteo Lepore ieri ha ri-mostrato cautela. "Ormai si sono spese tante parole. Aspettiamo i fatti"

Intanto Fratelli d’Italia ha attaccato la Regione e Comune sul nuovo passante ferroviario Bologna-Pianoro, annunciato due giorni fa. "Restiamo fortemente dubbiosi e attendiamo ancora i risultati degli studi e degli approfondimenti, chiesti all’assessore Corsini, che ne attestano l’efficacia e l’efficienza – ha detto la consigliera regionale Marta Evangelisti –. Riteniamo inaccettabile che gli sforzi vengano chiesti unicamente ai pendolari della tratta Porretta-Bologna".

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