Piazza Grande lancia una campagna per i senzatetto di Bologna. Ecco le linee guida

L’iniziativa ‘Torri, tetti e tortellini’ prevede manifesti per la città, una rete di negozi solidali e cerca aiuto dai proprietari di appartamenti

La locandina del programma 'Torri, tetti e tortellini' (Schicchi)

La locandina del programma 'Torri, tetti e tortellini' (Schicchi)

Bologna, 24 maggio 2023 - Piazza Grande lancia la campagna 'Torri, tetti e tortellini', per aiutare e tutelare le persone senzatetto della città e sensibilizzare il fenomeno strettamente collegato alle politiche dell'abitare. Alla luce della morte del signor Mario, uomo senza dimora deceduto in via San Felice lo scorso dicembre, l'obiettivo dell'iniziativa è convertire la città in Homeless zero, attraverso un forte programma di azione, organizzato in tre linee guida principali.

Al vertice, c'è la sensibilizzazione della tematica tra i cittadini, collocando cento manifesti partecipativi e interattivi sulle bacheche comunali sparse sul suolo cittadino, che avranno degli spazi vuoti da dover compilare. "Le persone senza dimora hanno una vita media bassa, che arriva a 46 anni, rispetto alla media nazionale che è di 81 anni - spiega Ilaria Voni, presidente di Piazza Grande-. Dopo i manifesti appesi, raccoglieremo ciò che emerge per costituire un'assemblea pubblica in autunno". Ma l'assemblea pubblica non chiude il piano di azione della cooperativa sociale, che ha individuato una rete di negozi solidali, che saranno segnalati da un adesivo sulla porta di ingresso, dove i senza dimora potranno usufruire di determinati servizi, come bere un bicchiere d'acqua, usare il bagno o caricare il telefono, creando così "una rete di spazi, luoghi solidali che possano fornire azioni di prima necessità, che possano essere un cambiamento per chi vive in strada", aggiunge la presidente. Attualmente, le adesioni contate sono quelle di 15 locali, la maggior parte sono bar.

L'iniziativa si rivolge alle persone che non trovano risposta nei sistemi d'accoglienza già esistenti, perché sono compromesse da troppo tempo in strada. "Abbiamo individuato circa 30 persone attraverso il nostro lavoro in strada - conclude Voni-. La terza linea è quella di riuscire a trovare delle case, degli appartamenti, che rappresentano un punto di partenza di accoglienza, affiancato da un processo educativo. Il nostro appello va anche ai proprietari di casa della città, e la richiesta è quella di trovare 30 appartamenti". In più, la cooperativa sociale lancia una raccolta fondi per coprire i costi del progetto.

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