"Vogliamo entrare nelle sedi del partito, contaminare la classe dirigente del Pd".
La riscossa dei Giovani democratici bolognesi parte da Pasquale – Paky – Tiani, 27 anni, laureato in Scienze Politiche e consigliere del quartiere Santo Stefano, eletto segretario con quasi il 70% dei voti.
Qual è il suo primo obiettivo?
"Dare più voce agli under 30 dem. I giovani del partito devono fare rete. Coordinarsi di più tra amministratori. Vogliamo sentirci protagonisti, dalle campagne elettorali all’elaborazione politica sui temi e le idee".
Lei era portavoce della mozione Bonaccini. E ha battuto Italo Pomes, candidato dell’area Schlein...
"La mia era una mozione plurale che andava oltre gli schieramenti dell’ultimo congresso nazionale. Abbiamo riunito giovani tra i 16 e i 30 anni, che hanno sostenuto candidati segretari diversi. Il titolo della nostra mozione ’Senza paura’ è il programma: affrontare le sfide di domani, come ambiente, mobilità, diritto alla cittadinanza".
Negli anni scorsi non sono mancate le tensioni tra il Gd e il partito. Tornerete alla Festa dell’Unità con il vostro stand?
"Vogliamo aprire una nuova fase. L’ultimo congresso, purché non unitario, è stato rigenerativo. E avremo il nostro stand alla festa dell’Unità".
Europee, amministrative
e Regionali. Quale ruolo avranno i Gd?
"Daremo una mano al Pd da questo weekend per le Comunali, sostenendo anche e soprattutto i giovani candidati. Sosterremo la lista Pd alle Europee con iniziative sui temi comunitari. Sulle Regionali saremo in prima linea. Non solo sui temi giovanili: daremo il nostro contributo critico su tutto, non abbiamo paura di guardare avanti".
ros. carb.
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