Pnrr, Lepore contro Roma: "Tagli per 13,5 milioni"

Il primo cittadino: "Il governo si fermi, altrimenti saranno a rischio i servizi". Di Benedetto (Lega): "Il sindaco vuole dirottare le risorse. Pensi a Bologna".

Pnrr, Lepore contro Roma: "Tagli per 13,5 milioni"

Pnrr, Lepore contro Roma: "Tagli per 13,5 milioni"

"Il ministro Giorgetti sta portando avanti una manovra piena di tagli agli enti locali", e per questo "chiediamo che il governo si fermi e cambi idea". L’appello arriva direttamente dal sindaco Matteo Lepore, dopo la notizia, da parte del governo centrale, di attuare più tagli nei confronti dei Comuni che hanno ottenuto maggior fondi dal Pnrr. "Dopo la spending review che fa cassa solo sui comuni virtuosi – continua il primo cittadino –, ora si sono inventati un taglio strutturale di spesa corrente per i comuni che hanno a disposizione più quote Pnrr per gli investimenti". Insomma, "un mostro amministrativo e politico – prosegue Lepore –, perché ci tolgono soldi che ci hanno già dato e penalizzano i cittadini, perché tagliando la spesa corrente si tagliano i servizi comunali".

Tra la lista dei Comuni su cui ricadrebbe la sforbiciata alle spese, anche Bologna. "Per il Comune – precisa il sindaco – tutto questo significa un taglio di 4,5 milioni di euro l’anno per i prossimi tre anni almeno, quindi si arriva a 13,5 milioni di euro. Un colpo durissimo, che si aggiunge ai precedenti tagli". Tagli che "mettono a rischio i servizi per i cittadini, così non si potrà andare avanti", sostiene Lepore. Che già stamattina chiederà un retromarcia al governo. "Come Comuni italiani daremo battaglia – afferma il sindaco –, e lo farò presente nel corso della prima riunione della Cabina di Coordinamento nazionale sul Pnrr. Pare si collegherà la presidente Meloni, dopo avere chiesto a tutte le prefetture di convocare i comuni. Mi auguro ci darà la possibilità di intervenire e che non sia l’ennesima comunicazione unilaterale".

Non ci sta Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega: "Se Lepore cerca una scusa per dirottare risorse destinate ai servizi in altro e pensa che non lo diremo, si sbaglia – dice –. Pensi ad amministrare, invece che occuparsi del governo. Per ora in pochi anni è riuscito a paralizzare la città e a non fare nulla per l’emergenza abitativa e quella legata al tema sicurezza. Si occupi di Bologna e dei bolognesi.

Se vuole governare l’Italia si dimetta e si candidi per guidare il Paese".

È "sabotaggio – tuona il governatore regionale Stefano Bonaccini –. Comuni e Province ci chiedono di supportarli in questa stagione straordinaria di investimenti pubblici e la destra taglia loro le gambe. Spero correggano immediatamente".

Mariateresa Mastromarino