Ponte Motta, i sindaci:: "Basta parole. Ora i fatti"

I primi cittadini di Budrio e Molinella replicano alla Città metropolitana: "Vogliamo soluzioni certe che facciano ripartire le nostre comunità".

Ponte Motta, i sindaci:: "Basta parole. Ora i fatti"

Ponte Motta, i sindaci:: "Basta parole. Ora i fatti"

Dopo le pressioni di FdI sui lavori per il ponte della Motta, e la replica di Marco Monesi, delegato metropolitano di supporto alla ricostruzione post alluvione, che annuncia il prossimo avvio di un progetto definitivo, ora prendono la parola i sindaci dei due paesi coinvolti, Debora Badiali per Budrio e Dario Mantovani per Molinella.

"Alla luce delle dichiarazioni della Città Metropolitana rispetto alla realizzazione del ponte della Motta riteniamo sia giusto puntualizzare che da diversi mesi partecipiamo a incontri di aggiornamento per capire dall’ente tempistiche, progetti e finanziamenti per la ricostruzione del ponte che non solo collega i nostri comuni, ma che è una viabilità di attraversamento strategica per l’industria, l’agricoltura, la scuola e i presidi sanitari territoriali - dichiarano i due primi cittadini. Per vie informali sappiamo che venerdì prossimo ci sarà un ulteriore incontro che ci coinvolgerà, e che segue quello svoltosi alla fine di dicembre in cui abbiamo osservato una soluzione progettuale che sarebbe stata presentata a gennaio".

Badiali e Mantovani poi proseguono: "Sappiamo, forse meglio di tutti le difficoltà di questi mesi e soprattutto quelle di progettare dentro una situazione in continuo divenire come quella dei lavori di consolidamento e di ripristino degli argini. Quello che è lecito chiedere alla riunione del 26 gennaio è una progettazione che fissi obiettivi certi, con un quadro di grandezze economiche quanto più definite.

Come sindaci non ci interessa entrare in dibattiti dai temi alle volte superficiali. Poco ci interessano soluzioni irrealizzabili o balletti di cifre su cui chi ha competenze tecniche deve giustamente mettere l’ultima parola: ci interessa invece la ripartenza delle nostre comunità, con soluzioni che garantiscano il ripristino di tutte le condizioni preesistenti ai fatti alluvionali e, se possibile, qualcosa di più visto che nel realizzare cose nuove è possibile anche farle meglio, senza soluzioni posticce. Auspichiamo e sollecitiamo che l’incontro di venerdì illustri a noi e, poi, ai cittadini un progetto in ordine con dati certi".

Sulla questione interviene anche la consigliera regionale di FdI Marta Evangelisti: "Le dichiarazioni di Monesi dimostrano come non siano stati in grado di vagliare le ipotesi progettuali, dopo otto mesi dal crollo e dopo aver rifiutato le proposte ministeriali per un ponte militare provvisorio. Con quale faccia domandano oggi maggiori fondi, che non hanno mai chiesto ufficialmente, senza avere a sostegno nulla per dimostrarne la fondatezza? La Città metropolitana si svegli ed acceleri l’iter".

Zoe Pederzini