Post-alluvione Primi fondi al Comune Industriali in pressing "Il mercato non aspetta"

Figliuolo anticipa 350mila euro, il 40% dei soldi per la somma urgenza. Monesi: "Bene, ma ne servono 106 milioni tra città e provincia". Bonaccini: "Qualche risorsa in più, ma non a famiglie e imprese".

Post-alluvione  Primi fondi al Comune  Industriali in pressing  "Il mercato non aspetta"

Post-alluvione Primi fondi al Comune Industriali in pressing "Il mercato non aspetta"

Bologna incassa i primi 350mila euro per i lavori di somma urgenza. Il commissario straordinario alla ricostruzione, il generale Francesco Figliuolo, ha, infnatti, disposto il pagamento di 346.800 euro a favore del Comune. Con queste somme, che sono entrate immediatamente nella disponibilità dell’amministrazione, vengono ristorate le spese sostenute per alcuni interventi cui si è dato seguito in regime di somma urgenza.

Si tratta dei lavori per il rispristino della zona collinare, per la rimozione dei detriti del torrente Ravone e quelli su Villa Spada e il parco Baden Powell. La somma è, di fatto, un acconto del 40% sul totale di spesa di 867mila euro (oltre 800mila euro per la zona collinare, il resto per via Saffi e altro), mentre il saldo avverrà successivamente non appena il Comune ne avanzerà richiesta, spiega la struttura commissariale. Un "bene che sia stato versato al Comune di Bologna un primo anticipo di 346.800 euro degli interventi fatti in somma urgenza nell‘immediato post alluvione", dice Marco Monesi, figura di supporto politico del sindaco Lepore per il coordinamento degli interventi di ricostruzione post alluvione nel territorio metropolitano. Ma, incalza, il "totale delle spese in somma urgenza nel territorio, tra Bologna e provincia, ammonta a 106,8 milioni. Intanto aspettiamo che si sblocchi finalmente l‘iter che dovrà portare ai risarcimenti a famiglie e imprese". Insiste anche il governatore Stefano Bonaccini: "Speriamo che i soldi siano esigibili il prima possibile, i cantieri devono terminare entro l’inverno. Di risorse a disposizione del commissario oggi ce ne sono un po’ più di prima per gli interventi sulle infrastrutture, ma continuano a mancare totalmente quelli per i rimborsi a chi ha subito i danni, siano famiglie, cittadini o imprese".

Un tema, quello della ricostruzione e dei ristori, su cui anche Valter Caiumi è intervenuto all’assemblea pubblica di Confindustria Emilia a ’Farete’: "Abbiamo sollecitato il governo già mesi fa. Le imprese hanno iniziato a reagire autonomamente, ma si aspettano che arrivino le somme che coprano i costi che hanno anticipato. Ora è comunque importante che i fondi arrivino alle famiglie". Non solo. Guardando in prospettiva, Caiumi, dal palco, ha ricordato i colleghi che lo scorso maggio hanno interrotto la loro attività perché sommersi dal fango: "È obbligatorio riavere la nostra Romagna in ordine, partendo dalla pulizia dei fiumi. Sono passati pochi mesi, è vero, ma il mercato non aspetta e su quei territori ci sono leader nazionali di nicchie che stanno subendo la concorrenza di altri player esteri".

Non manca un invito alle forze politiche, ma anche alle stesse imprese: "Abbiamo tutti la responsabilità di agire il più velocemente possibile. Non solo per il ripristino ma per migliorare l’esistente, senza ideologie, senza burocrazia, con la concretezza che ci contraddistingue". Infine, un messaggio sulla ricostruzione: "Siamo lontani ancora dal recupero delle condizioni di prima, ma – ricorda – "siamo vicini al generale Figliuolo e al suo staff per dare dove possibile il nostro contributo".

ros. carb.