Precipitazioni violente, il parere del geologo: "Intervenire a monte e sulla rete fognaria"

Paride Antonini, presidente dell’Ordine: "Lavori di adeguamento molto lunghi" .

A un anno dall’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, la scorsa notte una violenta pioggia si è abbattuta soprattutto su Savigno, Monteveglio e Bazzano. In 180 minuti infatti, è caduta una quantità d’acqua pari a quella che annualmente viene registrata in tutto il mese di maggio, così come spiegato dal presidente regionale dell’Ordine dei Geologi, Paride Antonini.

Dopo un anno ancora allagamenti e disagi a causa della pioggia. E’ normale?

"Si, perché in poche ore ha piovuto quanto nell’intero mese di maggio. Le caratteristiche di queste piogge è che sono forti, concentrate e localizzate. Se si ha una rete idrogeologica secondaria non adatta, e mi riferisco a fossi e corsi di acqua, con questa piovosità è normale che vada in crisi".

Quali sono i principali problemi?

"Fino a qualche decennio fa le piogge erano equamente distribuite nel corso di tutto l’anno mentre adesso siamo di fronte a periodi in cui sono maggiormente concentrate, cioè autunno e primavera. La piovosità registrata in un anno è sempre la stessa ma è cambiata la modalità in cui la pioggia cade".

Quanto influisce l’urbanizzazione?

"Se un evento piovoso di questa portata oggi colpisce una città la rete fognaria non regge, parcheggi e strade non riescono a far defluire l’acqua. È ovvio che l’urbanizzazione ha avuto un impatto sulla situazione idrogeologica dei territori in tutta Italia. Adesso è necessario adottare tutti quei provvedimenti affinché nel tempo si riescano a ridurre il più possibile i danni causati da questi fenomeni"

Quali sarebbero le soluzioni?

"I problemi non riusciamo a risolverli sicuramente entro un anno, perché è necessario intervenire sull’adeguamento della rete di deflusso secondaria, della rete fognaria, fare interventi di laminazione acque a monte e puntare ad altre casse di espansione e così via".

Angela Carusone