Problemi psichiatrici nell’infanzia. In cura 12mila piccoli pazienti

Inaugurato il nuovo centro diurno dell’Ausl: accoglierà ogni giorno dodici minori, dagli 11 ai 18 anni. Tra le patologie emergenti: disturbi dell’alimentazione, stati di ansia, autolesionismo, ritiro sociale.

Problemi psichiatrici nell’infanzia. In cura 12mila piccoli pazienti

Problemi psichiatrici nell’infanzia. In cura 12mila piccoli pazienti

Numeri che fanno preoccupare, che aumentano, mentre diminuisce l’età d’esordio delle patologie: sono 12mila, nel Bolognese, i minori che soffrono di disturbi neuropsichiatrici, 500 sono in cura al day service del Maggiore.

L’Ausl di Bologna ha inaugurato ieri mattina un nuovo centro diurno (nel complesso di Villa Baruzziana, in via dell’Osservanza) dedicato agli adolescenti con quadri clinici legati a problemi di salute mentale: ansia, dipendenze, disturbi comportamentali o alimentari, autolesionismo, ritiro sociale, idee tendenti al suicidio. Gli spazi sono stati presi in affitto dall’Azienda Usl grazie a un finanziamento di 400mila euro del Ministero, utilizzato anche per la formazione del personale e la dotazione di nuovi strumenti. Il centro è aperto dalle 9 alle 18 e può accogliere ogni giorno fino a dodici adolescenti in situazioni di disagio considerati ad alto rischio, cioè appena dimessi dall’ospedale o a un passo dall’essere ricoverati, per i quali i normali interventi ambulatoriali non risultano efficaci. Nel centro diurno i ragazzi possono giocare, socializzare, fare musica e seguire un percorso di riabilitazione, educazione e cura personalizzato. Il progetto viene messo a punto insieme alle famiglie, per accelerare la ripresa di un normale percorso evolutivo.

Al taglio del nastro presenti l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini, il direttore generale dell’Ausl Paolo Bordon, il direttore del Dipartimento di Salute mentale Fabio Lucchi, la direttrice della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza Simona Chiodo, il direttore della Psichiatria e psicoterapia dell’età evolutiva Stefano Costa, insieme all’assessore comunale al Welfare e salute Luca Rizzo Nervo.

Monica Raschi