"Progetto definitivo per il ponte della Motta"

Monesi risponde a un’interrogazione di FdI, servono 25 milioni di euro. La Città metropolitana: "Entro fine gennaio il documento di fattibilità".

"Progetto definitivo per il ponte della Motta"

"Progetto definitivo per il ponte della Motta"

"Che fine hanno fatto i lavori previsti per il ponte della Motta?". A chiederlo alla città metropolitana è FdI che, attraverso il capogruppo Diego Baccilieri, ha presentato un’interrogazione assieme ai colleghi Angela Bertoni e Alessandro Santoni, per chiedere conto dei ritardi sui lavori. "Sono passati oltre otto mesi e non vi è ancora uno straccio di informazione sulla progettazione – spiega Baccilieri –. È assolutamente inaccettabile, considerando che il commissario alla ricostruzione ha stanziato dodici milioni di euro già dal mese di agosto. Città Metropolitana batta un colpo". Ancor più duro il senatore Marco Lisei, il quale ricorda che "in questi mesi si sarebbe potuto provvedere temporaneamente con un ponte provvisorio, in attesa della realizzazione completa, proposta però rifiutata". "I soldi li hanno e, grazie al lavoro del Governo, hanno anche i tecnici che loro avevano dismesso, si diano una mossa", incalza Lisei. Ed è proprio la Città Metropolitana a rispondere per voce di Marco Monesi, figura per il coordinamento degli interventi di ricostruzione post alluvione sul territorio: "Non c’è nessun ritardo rispetto alla reale possibilità di essere operativi – spiega Monesi –. Il commissario è stato nominato a metà luglio ed è divenuto operativo alla fine del mese, poi via via ha promosso le ordinanze. Tra le prime, quella sulle somme urgenze, poi quella sulle urgenti necessità in relazione alla quale abbiamo presentato l’ipotesi di ponte provvisorio, utile per avere la possibilità di procedere con l’incarico di progettazione, continuando a lavorare alla soluzione definitiva. La complessità di una soluzione, anche temporanea, non ha permesso di intervenire nel quadro delle somme urgenze".

"La soluzione del ponte temporaneo, di cui si è analizzata la fattibilità – prosegue Monesi – si è venuta a configurare progressivamente come una soluzione dai costi e dai tempi di realizzazione paragonabili a quelli di una soluzione definitiva e per certificare questa analisi è stato necessario attendere le ordinanze che consentissero di inquadrare nel contesto delle urgenti necessità (quindi da novembre) l’intervento, in modo da poter incaricare un professionista (cosa avvenuta alla fine del 2023)". In conclusione "si prevede entro la fine di gennaio la redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali, in modo da poter inoltrare formale richiesta alla Struttura Commissariale di sostituire nell’ordinanza 13 l’importo di 12 milioni per una soluzione temporanea, inizialmente prevista, con quello da 25 milioni per la soluzione definitiva, da avviare immediatamente a seguire".

Zoe Pederzini