Protesta per il nido Cavazzoni

Proteste nel quartiere Savena per il nuovo nido Cavazzoni: lavori lunghi, abbattimento alberi e cantiere troppo vicino al vecchio nido. Residenti critici verso il Comune.

Dopo il caso delle scuole Besta, si apre un nuovo fronte al quartiere Savena. Lavori lunghi, troppi alberi da abbattere e il cantiere troppo vicino al vecchio nido che continuerà ad essere frequentato dai bambini. La protesta contro i nuovi progetti del Comune si riaccende al Savena contro il nuovo nido Cavazzoni, i cui lavori dovrebbero cominciare a giorni. Alcuni rappresentanti del comitato che si oppone al progetto ravvisano "numerose criticità" nella soluzione adottata da Palazzo D’Accursio. Preoccupano intanto i tempi, "circa due anni più altri due anni per la demolizione successiva dell’attuale nido e per la rigenerazione e l’attecchimento di nuova vegetazione sul terreno del vecchio edificio". In pratica così i "bimbi che frequentano il nido per i prossimi quattro anni non avranno più un giardino dove stare all’aperto". Inoltre il cantiere "nel punto di maggior vicinanza al vecchio nido è a tre metri, una vicinanza non certo positiva per i bimbi dal punto di vista del rumore e dell’atmosfera circostante". Sul tavolo c’è poi il taglio degli alberi, argomento divisivo già al centro delle Besta in San Donato. "Il progetto – lamenta il comitato – prevede l’abbattimento di molti alberi di grandi dimensioni che oggi sono fonte di ombra per l’intera cittadinanza".

Non ultimo, il cantiere del nido Cavazzoni "prevede l’eliminazione di alcuni posti auto su via Savigno per consentire agibilità operativa al cantiere".

I residenti attaccano il Comune ’reo’ di non aver considerato le idee del comitato, "decidendo in modo unilaterale di collocare il nuovo nido a fianco dell’attuale, soluzione che riteniamo la peggiore fra quelle da noi proposte".

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