NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Rapinatore seriale in Bolognina Arrestato e subito libero Per lui un altro obbligo di firma

Il ventottenne è entrato con un coltello e un bastone in un negozio di kebab di via Fioravanti. Fermato dai carabinieri, il pregiudicato era già sottoposto alla stessa misura cautelare.

Rapinatore seriale in Bolognina   Arrestato e subito libero  Per lui un altro obbligo di firma

Rapinatore seriale in Bolognina Arrestato e subito libero Per lui un altro obbligo di firma

di Nicoletta Tempera

Ha commesso una rapina armato di coltello e bastone mentre si trovava sottoposto all’obbligo di firma per un analogo reato. Arrestato dai carabinieri della stazione Navile, dopo la convalida è tornato libero, di nuovo con la stessa misura cautelare. Il cortocircuito Bolognina si potrebbe dire inizi da qui. Anche da situazioni come quella del ventottenne senegalese, arrestato giovedì scorso dopo aver minacciato il titolare di un negozio di kebab, nasce il contesto di disagio, degrado e delinquenza che alimenta la rabbia e la paura dei cittadini della Bolognina.

Il fatto è questo: il giovane straniero, disoccupato, senza fissa dimora, carico di precedenti anche per spaccio e rapina, giovedì pomeriggio è entrato nell’attività di via Fioravanti, ‘Super King Kebab’ in evidente stato di alterazione e brandendo le armi, con le quali ha minacciato il titolare dell’attività, un trentatreenne pakistano, per avere gratis cibo e bibite.

La vittima, spaventata dall’aggressività del ventottenne e dal grosso cutter che aveva in mano, ha chiamato i carabinieri e una pattuglia del Navile, che si trovava proprio nella strada, è subito intervenuta. Il ventottenne è uscito in strada ancora armato, urlando: "Mi hanno sempre dato da mangiare e oggi non vogliono!". Dopo una paziente trattativa, i militari dell’Arma sono riusciti a fargli consegnare bastone e coltello. E poi lo hanno identificato e arrestato per tentata rapina aggravata e porto d’armi.

Al momento dell’identificazione è emerso come il ventottenne avesse in atto un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, per un’analoga rapina commessa a giugno, ai danni di un ristorante etnico in via Nicolò Dall’Arca. Giovedì, dopo l’arresto, il ventottette è stato accompagnato alla Dozza, in attesa della convalida. Nel corso della quale il giudice ha disposto per il rapinatore la stessa misura cautelare precedente, ossia l’obbligo di firma. Una misura che, come evidente, non era bastata una prima volta a contenere i comportamenti del pregiudicato e difficilmente funzionerà adesso. Una situazione paradossale, che fotografa il problema reale della Bolognina: il lavoro delle forze dell’ordine che c’è, è quotidiano. Ma la mancanza di soluzioni concrete per far tornare, una volta del tutto, il quartiere vivibile e sicuro per tutti.