Referendum, la Cgil regionale brinda: "Già 52mila firme anti-Jobs Act"

I referendum della Cgil potrebbero rafforzare il legame con il Pd. La segretaria dem ha firmato i quesiti, ma servono azioni concrete. La battaglia per il lavoro continua in Emilia-Romagna. Aumentano gli iscritti alla Cgil, con una maggioranza di donne e un incremento di under 35 e stranieri.

Referendum, la Cgil regionale brinda: "Già 52mila firme anti-Jobs Act"

Referendum, la Cgil regionale brinda: "Già 52mila firme anti-Jobs Act"

I quattro referendum della Cgil, in primis quello per abolire il Jobs Act di renziana memoria, potrebbero ricucire il rapporto con il Pd targato Elly Schlein. Non tira in ballo antiche ’cinghie di trasmissione’, Massimo Bussandri (foto), segretario generale della Cgil Emilia-Romagna, ma ammette che "rispetto al Jobs Act ci sono novità, perché non è banale che la segretaria dem abbia firmato tutti i nostri quesiti". In ogni caso, i "singoli gesti non bastano, devono tradursi in programmi politici a tutti i livelli". Lo sguardo va alle Regionali che verranno e a uno dei nomi papabili per il dopo-Bonaccini, l’assessore regionale Vincenzo Colla, con passato radicato in Cgil: "Da parte nostra, guardiamo a una regione che vuol continuare a innovare l’impianto del Patto per il lavoro e per il clima", dice Bussandri, dribblando il toto-nomi. Ciò che conta, ora, è "la battaglia per il lavoro" portata avanti con la raccolta di 52mila firme in regione Emilia-Romagna per i referendum Cgil e l’obiettivo di arrivare a 200mila entro il 22 luglio (e un milione a livello nazionale, sebbene ne bastino 500mila). "Un segnale importante. Non solo contro il Jobs Act, riforma che creò una frattura con un certo mondo politico, ma per difendere la sicurezza sul lavoro e battersi contro lo sfruttamento, la precarietà e i bassi salari", incalza il segretario regionale Cgil. Che, parallelamente, illustra la crescita degli iscritti 2023 alla Cgil Emilia-Romagna, pari a oltre 792mila, 20mila in più rispetto al 2022 con un balzo del 2,68%. Bussandri e il responsabile organizzativo Gianluca Zilocchi sottolineano alcuni trend positivi: maggioranza di donne (52,86%), un aumento del 3,32% di nuovi iscritti (26.302) e di under 35 (+4,68%). Crescono dell’8,2% anche gli stranieri (di 199 nazionalità diverse). Nella platea sono quasi 376mila i lavoratori (gli attivi) e più di 416mila i pensionati, ma, in percentuale, i primi aumentano più dei secondi dal 2022 al 2023. Numeri che dimostrano come "non siamo solo un sindacato di pensionati", ricordano i leader regionali della Cgil.

ros. carb.