Referendum per cancellare il Jobs Act. Taruffi firma: "In linea con le mie battaglie"

Il responsabile Organizzazione del Pd, Igor Taruffi, sostiene il referendum della Cgil sull'abolizione del Jobs Act. Firme raccolte anche tra dirigenti del partito. Taruffi non teme divisioni interne, sottolinea l'importanza di parlare di lavoro e sanità pubblica.

Referendum per cancellare il Jobs Act. Taruffi firma: "In linea con le mie battaglie"

Referendum per cancellare il Jobs Act. Taruffi firma: "In linea con le mie battaglie"

Il referendum della Cgil per abolire il Jobs Act, sui licenziamenti illegittimi e sulla sicurezza nelle aziende, "è in linea con le battaglie che ho sempre portato avanti. Battaglie, in particolar modo su alcune riforme del lavoro, che in questi anni hanno prodotto delle fratture". Igor Taruffi, responsabile Organizzazione del Pd e assessore regionale al Welfare, ha firmato ieri al banchetto della Fiom davanti alla Marelli in via Timavo. Luogo simbolico, vista la recente vertenza che ha riguardato il sito di Crevalcore. Taruffi, però, non si preoccupa delle divisioni nel Pd: "Siamo un partito plurale... Quello che so è che in tanti, nel partito, dirigenti e militanti, stanno firmando a favore di questo referendum". Prima di andare, un saluto ai dirigenti della Fiom (il segretario bolognese Simone Selmi, il responsabile automotive Mario Garagnani e Primo Sacchetti) e due parole sul duello saltato tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria dem Schlein: "Il Pd continuerà a parlare di temi. Sanità pubblica e lavoro".

ros. carb.