Salis, parla papà Roberto: "Verrà in città da eletta"

Il padre dell’attivista con la vicesindaca Clancy: "Grazie Bologna dell’affetto"

Salis, parla papà Roberto: "Verrà in città da eletta"

Salis, parla papà Roberto: "Verrà in città da eletta"

"Come sta Ilaria? Meglio. Ora finalmente possiamo chiamarla anche noi, prima la comunicazione era soltanto unidirezionale. Sta iniziando a scrivere, a leggere, a capire cosa sia successo in questi 16 mesi di detenzione. In carcere ha avuto solo la possibilità di ascoltare il telegiornale ungherese, la propaganda di Orbán insomma... ad esempio non sapeva nemmeno delle rivolte nei campus americani per la Palestina". Roberto Salis è serio, scuro in volto, lascia passare qualche secondo tra una frase e l’altra per calibrare ogni risposta. "In fondo il candidato non sono io", ironizza senza neanche scherzare troppo. La candidata alle imminenti elezioni europee, infatti, è sua figlia Ilaria. Detenuta da oltre un anno in Ungheria, da poco passata ai domiciliari, mira a uno scranno a Bruxelles con Alleanza Verdi Sinistra. Un gesto simbolico per far divincolare l’attivista e insegnante trentanovenne di Monza dai gangli giudiziari ungheresi e dalle estreme condizioni di detenzione viste in questi mesi, ma anche una battaglia per "combattere un ritorno inquietante dei fascimi".

Così Salis è arrivato nel cortile d’onore di Palazzo d’Accursio per portare la voce di sua figlia Ilaria, per presentare la sua candidatura nel Nord-Ovest come capolista: "Ringrazio la cittadinanza di Bologna per l’affetto che sta dimostrando in questa battaglia", puntualizza Salis. Insieme con lui in Comune la vicesindaca Emily Clancy e Detjon Begaj, consigliere di Coalizione Civica. Un’occasione anche per parlare con il padre della candidata del gesto che ha fatto parecchio discutere in città: la decisione di appendere a Palazzo la bandiera palestinese, a cui poi è stata affiancata quella della pace.

"Ilaria è sempre stata vicina alla situazione della Palestina con il suo attivismo e ha delle idee ben precise e determinate, ma vorrei che fosse lei a esprimerle", tira ancora dritto papà Roberto, che ha però voglia di dire la sua – non senza il dente avvelenato – su come sta procedendo il dialogo con il governo italiano nel sostegno alla causa della figlia: "Proprio questa mattina mi ha chiamato la Farnesina, volevano sapere se il mio numero per comunicare con loro fosse ancora attivo... Ecco a cosa si è ridotta la nostra comunicazione".

"Abbiamo già invitato Ilaria a partecipare a un evento a Bologna come eletta, dopo le elezioni – chiude Clancy –. Bologna è una città che fonda la sua natura nella pace e nella liberazione transnazionale e la risposta della cittadinanza a questa causa è stata molto calorosa".

Francesco Moroni