Sana vuol dire generosità Fondazione Sant’Orsola in campo per chi ha bisogno

Allo stand in Fiera è possibile fare un’offerta per sostenere quattro progetti. In cambio si avranno dei sacchetti con prodotti cosmetici e alimentari.

Sana vuol dire generosità  Fondazione Sant’Orsola  in campo per chi ha bisogno

Sana vuol dire generosità Fondazione Sant’Orsola in campo per chi ha bisogno

di Mariateresa Mastromarino

Una catena di generosità che parte dagli espositori e arriva fin dentro i padiglioni degli ospedali. All’ingresso del Sana, dalla parte di piazza della Costituzione, c’è Fondazione Policlinico Sant’Orsola, che partecipa all’expo con l’intenzione di sostenere alcuni progetti indirizzati ai pazienti e anche ai cittadini, coniugando le donazioni con l’offerta biologica del salone. Sul banchetto allestito, infatti, ci sono dei sacchetti con all’interno dei prodotti biologici e naturali, donati dalle aziende espositrici, da quelle cosmetiche a quelle agroalimentari. I visitatori possono ricevere la busta in cambio di una donazione economica volontaria, ma "è consigliato, visto che i donatori ce lo chiedono, donare partendo da dieci euro – spiega Martina Pavin della Fondazione Sant’Orsola –. Sono sacchetti misti con prodotti alimentari o cosmetici. E la risposta c’è, si sente. In tanti si fermano per chiederci informazioni anche su come diventare volontari". Per un bilancio è presto, perché la Fondazione rimarrà in Fiera fino a domenica. Il ricavato sosterrà quattro progetti, dalla sfera ambientale a quella culinaria. La buona cucina, per esempio, è un laboratorio aperto a cittadini e pazienti "con posti limitati", precisa Pavin. Sono 12 incontri che, con il sostegno di Alce Nero, aiutano le persone nella scelta e nella conoscenza degli alimenti più adatti e sani per una corretta alimentazione, con lo chef Simone Salvini e una nutrizionista. Per stare all’aria aperta, invece, c’è ’L’isola che non c’è’, grazie a cui si è rivalutato uno spazio verde dedicato ai piccoli pazienti del Sant’Orsola, dove si sperimentano i propri sensi e riconnettersi con la natura. Ma non è finita qui: con ’Prova a dirlo con un libro’, i pazienti possono chiedere ai volontari un romanzo in particolare e in meno di 24 ore sarà recapitato in stanza il libro scelto. Da ultimo, dentro il Policlinico c’è un’area dedicata al benessere fisico della persona, con docce, vasche per il bagno assistito per le persone con disabilità, barbiere e parrucchiere.

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