NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Sangue in via Zamboni. Lite tra spacciatori finisce a coltellate

L’aggressione alle 11,30 del mattino, tra gli studenti che andavano a lezione. I carabinieri del Radiomobile hanno denunciato un gambiano di 29 anni.

Sangue in via Zamboni. Lite tra spacciatori finisce a coltellate

Sangue in via Zamboni. Lite tra spacciatori finisce a coltellate

Il coltello, trovato dai carabinieri nei pressi di piazza Scaravilli, è uno di quelli grandi da cucina. Sporco di sangue, era stato abbandonato lì, poco prima, da un ventinovenne gambiano, che stando alla ricostruzione dei carabinieri, lo aveva appena utilizzato per sferrare più coltellate ai danni di un ‘concorrente’ in affari, un ventiseienne del Senegal. Storie di ordinario degrado, in quella ragnatela di strade e viuzze che compongono la zona universitaria. Un’area dove il vanto per la più antica università del mondo si scontra con un quotidiano fatto non solo di ragazzi che frequentano le lezioni e la sera vivono le piazze - spesso anche in maniera caotica e rumorosa -, ma anche di problemi sociali legati allo spaccio e alla marginalità che la droga porta con sé.

E che sfociano in violenze, come quella avvenuta l’altra mattina, alle 11,30 circa, in piazza Scaravilli, altro spazio più volte segnalato come problematico dai residenti. Stando a quanto ricostruito dai militari del Radiomobile, chiamati dai tanti che a quell’ora percorrono via Zamboni per andare in facoltà, il gambiano e il senegalese avrebbero iniziato a discutere animatamente, fino ad aggredirsi. Con loro, c’era anche una terza persona, un venticinquenne anche lui del Senegal, spettatore della vicenda, probabilmente legata a fatti di spaccio. Nella concitazione della lite, tra pugni e spintoni, il ventinovenne, disoccupato e domiciliato in un centro di accoglienza notturna, avrebbe tirato fuori l’arma, accanendosi sull’altro e riuscendo a ferirlo, con un colpo più centrato degli altri, al braccio. La dinamica dei fatti, così ricostruita dai militari dell’Arma, è stata descritta loro dai testimoni: infatti, malgrado in piazza Scaravilli (e in generale in zona universitaria) siano presenti diverse telecamere degli impianti di sorveglianza pubblici, i video ripresi sono risultati inutilizzabili. Stando a quanto poi emerso, in occasione delle ultime manifestazioni di piazza che avevano visto le proteste di antagonisti e anarchici attraversare via Zamboni e dintorni, qualcuno di questi ha ben pensato di oscurare, utilizzando vernice spray nera, gli occhi elettronici, così da evitare che riprendessero le ‘azioni sanzionatorie’ che i collettivi sono soliti mettere in atto sulle mura dell’università. Malgrado questo disguido, i carabinieri sono comunque riusciti a contestualizzare quanto avvenuto, denunciando, al termine degli accertamenti, il ventinovenne per lesioni aggravate e porto di oggetti atti ad offendere. Il coltellaccio è stato sequestrato.