Scontro in Regione Bonaccini commissario? Fd’I esce dall’aula Meloni e Ursula in città

Centrodestra all’attacco della possibile nomina: la Lega vota contro. La premier arriverà oggi pomeriggio a Bologna, poi sorvolerà in elicottero. le zone alluvionate con la presidente della Commissione europea.

Scontro in Regione  Bonaccini commissario?  Fd’I esce dall’aula  Meloni e Ursula in città

Scontro in Regione Bonaccini commissario? Fd’I esce dall’aula Meloni e Ursula in città

Giorgia Meloni torna oggi in Emilia-Romagna. E accoglierà a Bologna la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Insieme sorvoleranno in elicottero le zone colpite dall’alluvione, poi la premier rientrerà a Roma per una riunione del consiglio dei ministri, prevista alle ore 18, che dovrà prendere ulteriori decisioni sulla gestione dell’emergenza nelle zone colpite dal maltempo. L’arrivo di Meloni e Von der Leyen è atteso nel primo pomeriggio all’aeroporto Marconi, da qui partirà il sorvolo con il governatore Stefano Bonaccini e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Il sindaco Matteo Lepore, da protocollo, dovrebbe essere presente allo scalo ma ieri sera non era ancora arrivata alcuna conferma, visto che il programma della visita di Meloni era ancora da dettagliare. Sullo sfondo dell’emergenza, resta il tema politico di chi sarà il commissario per la ricostruzione post alluvione. Bonaccini e la premier l’altro giorno, in occasione del decreto licenziato dal governo, hanno mostrato una certa sintonia. Ma il braccio di ferro sulla sua nomina partito dalla Lega a Roma è arrivato anche in viale Aldo Moro. Il centrodestra si è, infatti, espresso compatto contro la nomina di Bonaccini a commissario per la ricostruzione dopo l’alluvione.

E pure Fratelli d’Italia durante il confronto sull’alluvione in Emilia-Romagna, visto l’andamento del dibattito e le risoluzioni presentate dal centrosinistra (con molti impegni richiesti al governo), ha scelto di non partecipare al voto e lasciare l’aula. Una modalità più morbida rispetto a quella della Lega che in Aula ha votato contro ripetendo la necessità di "un commissario terzo".

La capogruppo meloniana in Regione, Marta Evangelisti, la spiega così: "Non abbiamo partecipato al voto sulle sole risoluzioni ritenendo che a fronte della richiesta di coesione istituzionale, non fossero opportune, dal momento poi che si chiedeva di sollecitare il governo a fare cose dopo due giorni sta già facendo o ha in animo di fare. Siamo certi che il Governo saprà andare nella giusta direzione individuando la figura ritenuta più idonea a guidare la nostra Regione nella fase di ripartenza e ricostruzione". Più duro il collega Gian Carlo Tagliaferri: "Morti e distruzione, ma per il centrosinistra è tutta colpa di qualcun altro e soprattutto si fanno già i processi alle intenzioni del gverno Meloni. Dal presidente Bonaccini nel suo intervento in Aula ci saremmo aspettati un po’ di autocritica e non una lezione su come si governa".

Bonaccini, dalla sua, in Consiglio regionale ha spiegato che "servono risorse nell’immediato per ricostruire le strade, bloccare le frane, ripristinare gli argini. Bisogna fare queste cose prima dell’autunno, altrimenti – ha avvertito – non un evento straordinario ma uno ordinario ci metterà nei guai. Con questi tempi e questi livelli di dettaglio è possibile che queste opere possano essere progettate, appaltate e realizzate da un commissario a Roma?". Poi il presidente del Pd ha sottolineato che "come commissario in genere viene nominato un presidente di Regione, come dicono colleghi del centrodestra come Zaia, Occhiuto, Toti". E ha aggiunto: "Bisogna occuparsi della Romagna, non degli equilibri politici delle nomine".

ros. carb.