Sempre più manager e donne

L’analisi di Manageritalia: +10% negli ultimi dodici mesi. Ma in regione il tasso dei dirigenti è comunque basso

Sempre più manager e donne

Sempre più manager e donne

Aumentano i manager nelle imprese italiane (+ 3,8% nell’ultimo anno) arrivando a toccare a sfiorare le 128 unità. Questo il dato che emerge dall’ultimo Report sui manager privati, elaborato da Manageritalia sugli ultimi dati ufficiali resi disponibili dall’Inps. Crescono soprattutto le donne dirigenti (+8,1% vs 2,7% degli uomini) e il Terziario (+5,3% vs Industria 1,8%). I dati sui soli dirigenti del terziario di Manageritalia confermano la crescita anche nel 2023: +8% in totale e +13% le donne.

Una crescita, quella dei dirigenti privati, guidata dalle donne, aumentate dell’8,1% nel 2022, contro il 2,7% degli uomini, ma soprattutto cresciute del 91,7% dal 2008, rispetto al calo del 4,6% degli uomini. La rincorsa verso la parità è quindi in atto anche ai vertici dove le donne dirigenti sono oggi il 21,4% del totale (12,2% nel 2008), ma ben più presenti nelle coorti di dirigenti più giovani (38,5% tra gli under 35 e 31% tra gli under 40) e tra i quadri (32,1%). Donne dirigenti che sono percentualmente molto più presenti nel terziario (25,4%) rispetto all’industria (15,9%).

L’Emilia Romagna, tuttavia, è ancora troppo poco managerializzata. In linea con i trend nazionali anche l’Emilia-Romagna (+3,2% di nuovi manager), segnando un significativo +10% della dirigenza femminile in tutta la regione nell’ultimo anno. La regione annovera ben quattro province (Bologna, Modena, Parma e Reggio Emilia ) tra le prime 30 italiane per numero di manager che vede in testa Milano e Roma. Dati che dimostrano come la dirigenza si stia tingendo sempre di più di rosa, nello specifico in realtà come Bologna le donne manager crescono del +7% mentre arrivano addirittura a doppia cifra realtà come Modena +12%; Parma +10,3%, +10% Reggio E milia e al +25% a Ferrara e Forli-Cesena. La regione, però, a livello manageriale complessivo non brilla. I dirigenti sono calati dal 2008 a oggi (-4,2%), +55% le donne e -10,3% gli uomini. La regione ha oggi nel settore privato meno di un dirigente (0,8) ogni 100 lavoratori dipendenti. È sotto la media nazionale e ben lontana dalla Lombardia che ha 1,7 dirigenti ogni 100 lavoratori. Le dirigenti sono solo il 15%, contro una media nazionale di 21%. Una scarsa managerializzazione dovuta allo scarso utilizzo da parte degli imprenditori locali di manager esterni alla famiglia.

"I numeri dimostrano – spiega Cristina Mezzanotte, presidente di Manageritalia Emilia Romagna – come la presenza femminile all’interno del tessuto economico regionale e nazionale sia sempre più determinante. Nonostante ciò ancora molto vi è da fare per raggiungere una autentica uguaglianza di genere e per realizzarla abbiamo necessità di dar vita a un profondo cambiamento culturale, attraverso un piano integrato e sistemico che aumenti l’occupazione al femminile ma che preveda la partecipazione delle donne alla leadership".

Marco Principini

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