Il meteo è l’unica incognita turistica di questo lungo ponte del Primo Maggio. Già, perché sulla capacità di accoglienza degli operatori bolognesi e sulla bontà di una cucina tradizionale che tanti ci invidiano, dubbi non ce ne sono. La nostra città, lo certificava anche una ricerca nazionale pubblicata giorni fa, è più o meno stabilmente tra le prime dieci mete scelte dagli stranieri.
Basta un giro in piazza Maggiore per capirlo, ci si trova in una babele di lingue: tedeschi, francesi, anglofoni, ma anche giapponesi, cinesi e dall’Est Europa. Forse anche dai Paesi arabi.