Sicurezza e tasse, Lisei (Fd’I): "Serve un cambio di passo"

Il capogruppo regionale del partito della Meloni corre nel listino al Senato. E punge i dem: "La Fiamma nel simbolo? Solo il Pd pensa sia un problema"

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"Il Pd pensa alla fiamma tricolore del simbolo di Fratelli d’Italia? Ecco la dimostrazione lampante della sua lontananza dai bisogni dei cittadini...". Marco Lisei, capogruppo di Fd’I in Regione, candidato nel listino proporzionale al Senato, non raccoglie le provocazioni dem.

Insomma, la fiamma resta?

"La nostra è una campagna elettorale sul territorio che pensa ai problemi dell’Italia, della nostra regione e della nostra città. Punto".

Lei corre dopo Alberto Balboni e Marta Farolfi, candidati anche all’uninominale. Che cosa si aspetta per il 25 settembre?

"Mi aspetto che vinca Fratelli d’Italia. Le mie sorti sono marginali, visto che ho già un ruolo importante in Regione...".

Però correrà lo stesso...

"Il mio obiettivo è occuparmi del territorio, dei cittadini bolognesi e della regione. Se verrò eletto (in quel caso gli subentrerà la prima dei non eletti, Marta Evangelisti) continuerò a farlo in un altro ruolo. Passante, tram, carenze infrastrutturali, scarsa sicurezza in città sono una piaga che va arginata e non mi pare lo abbia fatto chi ci ha preceduto".

C’è poi un’emergenza: il caro-energia...

"Oltre alle misure urgenti come la tassazione degli extra profitti e svincolo dell’energia elettrica dal gas abbiamo fatto delle proposte locali. Come il parco energetico con i fondi del Pnrr, realizzando così impianti fotovoltaici su aree dismesse ed edifici di proprietà comunale. Bologna ha bisogno di infrastrutture, ormai ferme da 30 anni".

Un vostro cavallo di battaglia resta l’allarme sicurezza...

"Che non è solo un tema da campagna elettorale. E non riguarda solo Bologna. La nostra città ha criticità irrisolte da anni, penso ad esempio all’immigrazione clandestina. Col nuovo governo si potrà mettere un freno, diminuendo determinati reati, primo fra tutti lo spaccio".

Giorgia Meloni era attesa oggi in Piazza Galvani, ma non verrà per via della discussione sul decreto Aiuti. C’è delusione fra iscritti e candidati?

"Ci dispiace. Ma Giorgia ha dato un segnale importante di responsabilità. Ha preferito rappresentare i cittadini all’interno di istituzioni anche se siamo in campagna elettorale. Ha messo da parte il suo popolo, per fare il suo dovere. Questa è una delle migliori qualità della nostra leader: mettere l’interesse dei cittadini davanti a quello del partito".

L’evento con Meloni verrà riprogrammato?

"La campag na elettorale è così ristretta che la vedo dura, ma ci speriamo... Venerdì (domani, ndr), però, è confermato Guido Crosetto: sarà alle 14 all’Hotel Savoia Regency. Sarà una buona occasione per i nostri iscritti per conoscere uno dei fondatori di Fratelli d’Italia".

Prima di Crosetto, sono venuti in città anche il senatore La Russa e il capogruppo alla Camera Lollobrigida. L’Emilia-Romagna è contendibile?

"I nostri dirigenti nazionali sono sempre venuti sul territorio. A differenza di altri partiti, non si muovono solo in occasione della campagna elettorale. La politica dev’essere presente tutto l’anno".

I sindacati lanciano l’allarme lavoro. Siamo in emergenza?

"Certo, per questo vogliamo tagliare il cuneo fiscale e incentivare le assunzioni. Inoltre abbassare i costi energetici vuole dire consentire agli italiani di pagare le bollette, e accendere luce e riscaldamenti. Penso anche alle piccole medie e imprese, ad esempio: vanno aiutate a uscire dalla crisi, con sgravi fiscali e la flat tax".

Problemi che ci sono anche in Emilia-Romagna?

"Sì. E poi, al di là di quello che dice Stefano Bonaccini, siamo in sofferenza anche nella sanità. Serve un impegno straordinario per evitare che il sistema crolli".

ros. carb.

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