Smog, i nuovi dati. Torna il bollino verde. Lepore blinda i 30: "L’inquinamento cala"

Oggi summit in Regione coi sindaci, per Bologna ci sarà Clancy . Bonaccini chiama il ministro Pichetto Fratin: "Subito un incontro". .

Smog, i nuovi dati. Torna il bollino verde. Lepore blinda i 30:: "L’inquinamento cala"

Smog, i nuovi dati. Torna il bollino verde. Lepore blinda i 30:: "L’inquinamento cala"

Il bollino rosso si colora di verde. L’allerta smog si allenta, rassicura il bollettino dell’Arpae, l’Agenzia regionale per l’ambiente, ma la guardia in città e in Regione resta alta. A Bologna, rispetto ai dati allarmanti di polveri sottili di domenica (87 microgrammi per metrocubo), si supera il limite dei 50 solo nella stazione di via San Felice che tocca quota 52. Stando ai dati, oggi e domani, quindi, si fermano le misure anti-smog grazie alla perturbazione in arrivo.

Ma, spinge il sindaco Matteo Lepore, su RadioRai, serve fare di più: "Quello che preoccupa di più è il combinato disposto con il riscaldamento globale che in pianura padana crea problemi alla salute dei cittadini". Non solo. Lepore sottolinea che "gli alberi muoiono molto di più rispetto al passato e in città questo è un problema". C’è poi il tema della Città 30 tirata in ballo anche sul fronte inquinamento da Fratelli d’Italia. Ma Lepore assolve la svolta lenta sulla mobilità: "Impossibile fare un bilancio ora – dice – ma in tutta Europa chi ha ridotto il limite di velocità ai 30 ha migliorato il quadro della mobilità e ridotto del 30%-40% l’inquinamento e anche la mortalità".

Che fare, quindi? Per il sindaco, vanno ridotti "il riscaldamento da combustibili fossili e quindi le emissioni degli edifici, che producono quasi il 60%-70% del problema, cambiare il modo di fare industria e produrre, oltre a ridurre il numero di auto inquinanti nel Bacino Padano".

Vanes Poluzzi, responsabile Qualità dell’aria di Arpae, conferma: "Possiamo anche aumentare di tantissimo le misure anti-smog, ma temo che non si arrivi ad essere più di tanto efficaci finché non ci libereremo del tutto dai combustibili fossili".

Temi, anche questi, di cui si parlerà anche oggi al summit-confronto con tutti i sindaci dell’Emilia-Romagna (convocati 207 Comuni), dove per Bologna parteciperà la vicesindaca Emily Clancy (fresca di delega all’Ambiente). Intanto il presidente Stefano Bonaccini chiama in causa il governo, chiedendo un incontro urgente con il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Summit "per affrontare con l’esecutivo il tema inquinamento insieme ai presidenti delle Regioni del Bacino Padano (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte)".

Il concetto – esplicitato da Bonaccini e dalla sua vice, con delega all’Ambiente, Irene Priolo – è che serve un piano nazionale perché "non si risolve la situazione a pezzi, coi territori che agiscono ognuno in solitudine, ma servono risposte concrete" e, quindi, un piano nazionale. Fratelli d’Italia, però, tramite il senatore Marco Lisei, risponde picche: "Bonaccini sullo smog oggi tira per la giacchetta il governo, dopo aver chiesto di non intromettersi sulle Zone 30 ed escludendolo dal Patto per il lavoro e il clima". Bonaccini replica a muso duro: "Non so se ridere o piangere. Che cosa c’entra il governo con il Patto per il lavoro e il clima?".

Sul piano pratico, il governatore e la sua vice e Priolo ricordano l’approvazione del ‘Piano aria integrato’ (Pair 2030) che potrà contare su risorse per quasi 155 milioni di euro. "Siamo di fronte a una questione nazionale – insistono – e non bastano le sole limitazioni, facendo ricadere tutto su cittadini, famiglie e imprese". Il riferimento è anche alla misura contenuta nel decreto Salva-Infrazioni del governo Meloni, che prevede di ridurre i limiti di velocità in autostrada nei giorni di allerta smog, una volta superati i 25 giorni di sforamento dei valori soglia delle polveri sottili. Norma che le regioni del Bacino Padano devono inserire nei Piani dell’aria (nella nostra Regione sarà operativa a fine aprile).

Rosalba Carbutti