Soricelli e i morti sul lavoro: "Una mostra per denunciare"

L’esposizione nell’atelier dell’artista e fondatore dell’Osservatorio nazionale "I miei numeri imbarazzano, ma io conto anche le vittime ’in nero’ e i pensionati".

Soricelli e i morti sul lavoro: "Una mostra per denunciare"

Soricelli e i morti sul lavoro: "Una mostra per denunciare"

Il triste bilancio annuale si chiuderà solo fra un mese, ma un dato è già sicuro: il conteggio dei caduti sul lavoro tenuto dall’Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro a fine novembre ha già registrato 164 morti in più dello scorso anno. E manca ancora un mese. L’anticipo del report mensile dell’organismo di monitoraggio svolto con lavoro volontario è stato fornito venerdì scorso da Carlo Soricelli direttamente negli spazi del suo atelier d’artista alla Croce di Casalecchio, alla presenza del direttore dell’ufficio diocesano per la pastorale del lavoro don Paolo Dall’Olio e dei genitori di Mattia Battistetti, il 23enne di Montebelluna schiacciato dal peso del carico di una gru il 29 aprile del 2021, arrivati a Bologna per conoscere di persona l’esperienza dell’Osservatorio e il suo fondatore-animatore. Ovvero Soricelli, ex metalmeccanico, scrittore ed artista, che la narrazione dei primi quindici anni di vita dell’articolato sistema di monitoraggio ed analisi di un fenomeno che non conosce crisi, l’ha accompagnato con l’illustrazione visiva ed emotiva delle sue opere in pittura e scultura.

Arte militante la si può definire, spesso capace di comunicare nel modo più efficace tutti i risvolti della pura statistica, a cominciare dall’impatto umano. Ed è questo il fattore sul quale si è concentrato l’intervento del vicesindaco di Casalecchio, Massimo Masetti, che ha riconosciuto il valore di questa opera di sensibilizzazione svolta senza sosta dal suo concittadino. Susanna Sandri, della segreteria della Camera del lavoro di Bologna ha annunciato l’adesione della Cgil alla mostra di opere di Soricelli sul tema dei morti sul lavoro: "Questo lavoro di censimento e di denuncia continua è prezioso perchè incide sulla presa di coscienza collettiva e il linguaggio artistico di Carlo è particolarmente efficace. Puntiamo su una mostra itinerante di queste opere", ha detto a proposito di un progetto che secondo gli accordi si svolgerà tra Ravenna e Bologna.

"Non nascondo che il mio continuo controcanto rispetto i dati ufficiali crea non pochi imbarazzi in certi ambienti per la mia scelta di non limitare il conteggio dei morti ai soli lavoratori assicurati all’Inail, ma a tutti i lavoratori, senza distinzione. Da qui la discrepanza fra i dati ufficiali e i miei dati. Perchè i lavoratori in nero o i pensionati schiacciati dai trattori in agricoltura sono uomini come gli altri e non vanno dimenticati".

Gabriele Mignardi