"Spari vicino alle case". Cacciatori sotto la lente

Il consigliere Mastacchi (Rete Civica) presenta un’interrogazione in Regione "Rischi nell’area della cassa di espansione, subito un’ordinanza di divieto".

"Spari vicino alle case". Cacciatori sotto la lente

"Spari vicino alle case". Cacciatori sotto la lente

"La caccia va regolamentata e con essa delimitata l’area della casa d’espansione del Navile, altrimenti non si vive in sicurezza". Questo il messaggio di preoccupazione dei residenti di Bentivoglio. In loro supporto il consigliere regionale di Rete Civica Marco Mastacchi che ha depositato un’interrogazione: "Sono pervenute diverse segnalazioni da parte dei residenti delle zone limitrofe alla cassa di espansione del Navile, a Bentivoglio, particolarmente preoccupati perché l’area, al momento ancora un cantiere aperto – spiega Mastacchi –. Non risulta correttamente delimitata con cartelli adeguati, che segnalino il divieto di accesso e il divieto di caccia".

Il consigliere regionale rincara poi la dose. "Da trent’anni la Regione considera le casse di espansione un’opera fondamentale per mettere in sicurezza i territori – osserva –. Sono opere idrauliche realizzate per ridurre la portata di un corso d’acqua in caso di piena, grazie allo stoccaggio temporaneo di parte del volume dell’onda di piena stessa. Nell’ambito degli interventi strategici per il territorio c’é la realizzazione della cassa di espansione a servizio del canale Navile nel comune di Bentivoglio, che dopo 10 anni non risulta però ancora ultimata".

In questo periodo dell’anno, con l’inizio dell’attività venatoria stanziale, diversi cacciatori con i cani al seguito, percorrono la zona compresa tra l’autostrada a13 Bologna-Padova, via Saliceto e via Canali e Crociali "mettendo in pericolo se stessi, i propri cani e le abitazioni che insistono sui terreni limitrofi, compresi eventuali automobilisti, ciclisti e motociclisti che attraversano le strade attigue – conclude Mastacchi –. Le casse di espansione normalmente rientrano nei piani di gestione faunistico venatoria come oasi, perché rappresentano quasi sempre degli habitat lacustro-paludosi con biodiversità che merita rispetto e tutela. I cittadini si sono già attivati richiedendo al sindaco di emettere un’ordinanza che vieti l’esercizio dell’attività venatoria e la contestuale affissione delle apposite tabelle al fine di evitare pericoli di ordine pubblico, anche per gli attriti che si possono originare tra cacciatori e utenti dei luoghi, senza però ottenerla".

Zoe Pederzini