Sport e cavalli per il reinserimento

Il progetto SlegAmi mira al reinserimento sociale dei giovani del Centro di Giustizia minorile del Pratello attraverso attività sportive. L'obiettivo è favorire la riabilitazione e l'inclusione sociale, offrendo competenze utili per il futuro lavorativo. Tuttavia, l'assessora allo Sport del Comune evidenzia le difficoltà legate alla mancanza di risorse e attenzione istituzionale.

Sport e cavalli per il reinserimento

Sport e cavalli per il reinserimento

"Le attività di gioco danno delle risposte immediate, solitamente mascherate dalle parole." Così Maria Grassi, vice presidente de Il Paddock a.r.t.e. Rts spiega l’iniziativa SlegAmi, mirata al reinserimento sociale dei giovani del Centro di Giustizia minorile del Pratello. Otto ragazzi avranno la possibilità di partecipare al progetto, che prevede un’ora e mezza di attività a settimana per quattro mesi. L’obiettivo sono le finalità riabilitative della pena, previste dalla Costituzione italiana, e abbattere le barriere di accesso all’attività sportiva, in linea con il principio di diritto allo sport recentemente inserito in Costituzione. Promosso da ’Gs Dilettantistico Culturale Il Centauro’, in collaborazione con il ’Csi Centro Sportivo Italiano’ comitato di Bologna e ’Associazione di Riabilitazione Equestre. Il Paddock’, il progetto rientra nell’iniziativa Sport di tutti - Carceri del ministero per lo Sport e i giovani. Gli obiettivi sono promuovere un percorso di sostegno attraverso la pratica sportiva, migliorare la salute psicofisica, favorire l’inclusione sociale e fornire competenze in ambito sportivo, educativo e socio-psico-pedagogico sia ai ragazzi coinvolti sia al personale dell’amministrazione penitenziaria. Al termine del progetto, i giovani otterranno il titolo di "assistente istruttore", favorendo così il loro ingresso nel mondo del lavoro. L’attività sportiva e il rapporto con il cavallo diventano anche attività sociali, con una doppia valenza di prevenzione e reinserimento. Tuttavia, Roberta Li Calzi, assessora allo Sport del Comune evidenzia la difficoltà di agire su questi temi a causa della mancanza di risorse e della scarsa attenzione istituzionale e politica.

Gemma Gerevini