Squadra Pd, Morotti fuori "Pago la mia autonomia"

La dem (area Bonaccini) lascia la segreteria dopo il ‘rimpasto’ post-congresso "Ho sempre espresso le mie idee con libertà, il mio partito dev’essere plurale".

Squadra Pd, Morotti fuori  "Pago la mia autonomia"

Squadra Pd, Morotti fuori "Pago la mia autonomia"

di Rosalba Carbutti

"Credo di aver pagato per la mia autonomia...". Alice Morotti, segretaria Pd di Casalecchio, che al congresso ha appoggiato Stefano Bonaccini, commenta così la sua esclusione dalla segreteria dem, dopo un ‘rimpasto’ di deleghe voluto dalla leader della Federazione Federica Mazzoni.

A distanza di una decina di giorni, esprime il suo rammarico. "Avevo la delega al programma e Mazzoni ha preferito assegnarla a Marilena Pillati che ha appoggiato Elly Schlein. Ma questo è comprensibile, nessun problema. Un ’rimpasto’ ci sta, il problema è che mi è stata offerta la transizione digitale, di cui francamente non sono esperta. A quel punto mi sono proposta per temi sui quali ho una competenza che ho maturato negli anni: urbanistica, ambiente e trasporti. Di fronte a un diniego, ho preferito farmi da parte".

Non trovando un compromesso, insomma, ha lasciato?

"Chi fa politica deve affrontare tutti gli argomenti. Ma non posso dare un contributo su qualcosa che non ho studiato e che non ho il tempo di approfondire in poco tempo. Così ho scelto di uscire dalla squadra di Mazzoni".

Crede che si possa spiegare tutto con il solito meccanismo delle correnti?

"Questo è un tema che non mi appassiona per nulla. Forse ho pagato per la mia autonomia, le mie idee, che ho sempre espresso in libertà, a volte anche in contrapposizione con la linea del partito. Resto convinta sia proprio questo il punto: il Pd dev’essere un partito plurale che mette insieme più voci".

Insomma, è delusa dal Pd?

"Più che delusa, non ho capito il senso di questa scelta. Va bene rivedere la segreteria, ma è svilente pensare di dare una delega a chi non ha la possibilità di dare un vero contributo. A meno che si ritenga quel ruolo inutile...".

Nonostante tutto resta nel Pd?

"Ma certo! Il Pd, nonostante gli errori, è l’unica possibilità per questo paese di risolvere i problemi che abbiamo. Resto segretaria di Casalecchio: la mia comunità mi è molto vicina. Ho avuto segnali di solidarietà e di comprensione per la mia scelta: telefonate e messaggi, soprattutto dalla base del partito".

Ma crede ancora nel suo partito?

"Sì. Ma dev’essere all’altezza della sfida di oggi. La nostra regione è alle prese con una situazione terribile, dopo l’alluvione. Più che parlare di maggioranza e minoranza del Pd, è importante pensare di risolvere problemi".

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