"Studente ferito, violenza inaccettabile"

"Un episodio di violenza che lascia attoniti e che fa riflettere". È unanime e trasversale la condanna, unita allo stupore,...

"Studente ferito, violenza inaccettabile"

"Studente ferito, violenza inaccettabile"

"Un episodio di violenza che lascia attoniti e che fa riflettere". È unanime e trasversale la condanna, unita allo stupore, dopo l’aggressione di un minorenne castellano colpito a pochi millimetri dall’occhio con un coltello lo scorso 20 aprile sull’autobus che lo portava a scuola. A compiere il gesto un ragazzo appena 18enne, bolognese già gravato da un precedente di polizia per rapina aggravata e lesioni personali in concorso. A fargli perdere la testa, una banale richiesta formulata dal più giovane: "Puoi evitare di allungare le gambe sopra i sedili?". Il 18enne ha risposto estraendo un coltello e colpendo il castellano vicino all’occhio, con lo studente minorenne (che stava raggiungendo la sua scuola a Imola) che nonostante la ferita e il volto insanguinato, è arrivato a scuola. Lì è stato soccorso dal bidello e dal dirigente, che hanno telefonato ai suoi genitori, prima di essere trasportato al pronto soccorso dove è stato medicato e dimesso con 10 giorni di prognosi.

"A certi ragazzi, purtroppo molti, mancano proprio i principi più basici dell’educazione e del senso civico. Quello accaduto al giovane castellano è un episodio da condannare con fermezza, peraltro avvenuto su un mezzo pubblico, e posso solo immaginare lo stato di panico che quest’aggressione avrà creato anche negli altri passeggeri". La strada per uscire da questo regresso civico, secondo il sindaco Fausto Tinti, è una soltanto: "Bisogna lavorare sull’educazione civica, pensare a un controllo capillare sui mezzi pubblici da parte delle forze dell’ordine non solo non è una soluzione, ma non è neppure attuabile. Serve, ripeto, educare i giovani".

Per Davide Mazzoni, candidato a sindaco per Fratelli d’Italia, "occorre educare e al tempo stesso sensibilizzare i giovani sul tema della violenza. Il Comune può e deve mettersi a disposizione in questo senso, e farlo molto di più di quanto abbia fatto fino ad ora. Bisogna mettere in campo, coinvolgendo l’associazionismo, attività post scolastiche che abbiano anche, appunto, una funzione educativa per i più giovani".

Claudio Bolognesi