"Tanti progetti importanti. Dentro Casa Emilia si crea un senso di comunità"

La Faac sostiene la Fondazione Sant'Orsola con una tassa annuale equa per coprire le spese, permettendo così alle donazioni di contribuire solo ai progetti. Casa Emilia offre alloggio gratuito a pazienti e familiari, risolvendo l'emergenza abitativa legata alle cure mediche a Bologna.

"Tanti progetti importanti. Dentro   Casa Emilia si crea un senso di comunità"

"Tanti progetti importanti. Dentro Casa Emilia si crea un senso di comunità"

Sostenere una realtà e accompagnarla nella sua crescita per fare del bene alla comunità. La Faac è dall’inizio promotrice di Fondazione Sant’Orsola.

Presidente Andrea Moschetti, da cosa nasce questa scelta?

"Faac è tra le aziende che, inizialmente, ha fatto partire la Fondazione. L’adesione nasce perché questo bel progetto, in cui una fondazione privata decide di sostenere un’eccellenza pubblica, mostra una dualità importante, che mi è piaciuta molto".

Come sostenete la Fondazione?

"Annualmente, ogni azienda promotrice, in maniera equa, si tassa di una somma. Che va a coprire interamente le spese della Fondazione, dal personale alle utenze. In questo modo, le donazioni dei benefattori e dei cittadini vanno a contribuire solo ai progetti".

Siete in tredici promotori.

"Tra i rappresentanti delle aziende che sostengono la Fondazione si è creato un ottimo feeling. C’è un forte dialogo anche con la direzione sanitaria del Sant’Orsola, che è la nostra interfaccia operativa. I progetti, infatti, nascono dalla Fondazione, ma devono essere condivisi con il sistema sanitario".

Squadra che vince non si cambia.

"In 5 anni, tutto ha funzionato molto bene. La catena di comando è efficiente ed efficace".

Di cosa va particolarmente fiero?

"Parliamo di un progetto che ha avuto un inizio, ma che non avrà mai una fine: Casa Emilia, che ospita gratuitamente i pazienti e i loro familiari, in particolare i malati oncologici o chi ha subito un trapianto ed è in fase di riabilitazione. Abbiamo mappato l’accoglienza e sono arrivate persone da tutta Italia. All’interno di Casa Emilia si crea un legame tra gli ospiti e le loro famiglie che crea un vero senso di comunità".

Questo risponde anche all’emergenza abitativa per chi si reca in città per motivi medici.

"Bologna ha una ricettività limitata per via dell’Università e di altri fattori. Potere avere un alloggio in Casa Emilia diventa uno spartiacque per chi può continuare le cure e chi no".

m. m.

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