ZOE PEDERZINI
Cronaca

Tentato omicidio di un agricoltore. Il serial killer della Riviera dei Cedri arrestato per l’aggressione di Tolè

Francesco Passalacqua, calabrese di 55 anni, è stato fermato dai carabinieri per l’accoltellamento. L’uomo aveva ucciso quattro persone nel Cosentino negli anni ’90. Era nel Bolognese in libertà vigilata.

Tentato omicidio di un agricoltore. Il serial killer della Riviera dei Cedri arrestato per l’aggressione di Tolè

Tentato omicidio di un agricoltore. Il serial killer della Riviera dei Cedri arrestato per l’aggressione di Tolè

e Nicoletta Tempera

Quella che, a Tolè, sembrava un’aggressione per problemi di vicinato si è rivelata qualcosa di ben più oscuro. Un tentato omicidio per mano dell’unico serial killer calabrese, Francesco Passalacqua, 55 anni, già noto come il ‘killer della Riviera dei Cedri’. Tre gli omicidi certi di cui si macchiò e per cui, già carico di precedenti vari, nel 2000 venne condannato all’ergastolo: le sue vittime erano per lo più anziani, ammazzati in luoghi isolati tra i territori di Verbicaro e la Marcellina, nel Cosentino. Tre anni fa Passalacqua è uscito dal carcere per scontare gli ultimi cinque anni di pena in regime di libertà vigilata in una struttura per persone fragili di Vedegheto.

In mezzo a questo percorso rieducativo, definito "esemplare" da chi gestisce la comunità, è piombato il tentato omicidio del 4 gennaio scorso. Era l’alba quando l’agricoltore sessantacinquenne di Tolè era stato aggredito nel suo cortile di casa da uno sconosciuto che, apparso dal nulla, in bici, lo aveva accoltellato senza motivo all’addome e al braccio sinistro. Una tragedia solo sfiorata grazie alla reazione della vittima che era riuscita a difendersi, mettendo in fuga l’aggressore. I carabinieri di Vergato, coadiuvati dai colleghi del Nucleo investigativo e dalla Sezione investigazioni scientifiche, hanno subito ispezionato l’area dell’agguato. Tra le macchie di sangue è stata recuperata una catenina con crocifisso con un pelo attorcigliato che la vittima aveva strappato dal collo del suo aggressore nel tentativo di evitare le coltellate. Grazie a questi elementi, e alle testimonianze di alcuni residenti, i carabinieri hanno appreso che era stato avvistato un ciclista solitario aggirarsi in zona e, scavando più a fondo, hanno scoperto che si trattava di Passalacqua, poi riconosciuto dall’accoltellato. Su disposizione della Procura, che ha emesso il fermo per tentato omicidio, porto abusivo di armi e violazione di domicilio, il serial killer, considerato anche il pericolo di fuga, è stato portato alla Dozza.

Ma chi è il ‘killer della Riviera dei Cedri’? Terzo di sei figli, è nato a Scalea, nel Cosentino, in una famiglia di contadini. La sua giovinezza viene turbata dalla morte violenta della madre. E proprio nelle terre calabre tra il Tirreno e il Parco del Pollino, tra Verbicaro e la frazione Marcellina, Passalacqua mette a segno gli omicidi che lo hanno reso l’unico serial killer calabrese. Il pluriomicida era arrivato nella tranquilla Verbicaro a fine anni ’90, con alle spalle un passato turbolento, costellato di furti e lesioni. Ma solo qui svela la sua indole più feroce: vittime designate sempre anziani, agricoltori o allevatori, trovati in zone isolate. Nessuna ragione apparente nella scelta delle vittime: ha sempre portato via poco o nulla. Quattro le sue vittime: tre uccise nel giro di appena un mese. Si tratta di Salvatore Belmonte, del pastore Francesco Picarelli, del contadino Vito Michele Resia e, anni prima, di Mario Montaspro. Il sindaco di allora di Verbicaro Felice Spingola ha appreso con rabbia e stupore del nuovo arresto di Passalacqua: "Fu un periodo terribile e assai buio". Fu proprio il primo cittadino, all’epoca degli omicidi, ad incastrare Passalacqua smontando pezzo pezzo il suo alibi e fu sempre lui che, con la propria voce e quella del territorio, fece di tutto perché venisse incarcerato. "Oggi come allora mi chiedo come sia possibile che un omicida venga lasciato libero di girovagare tra campagne, calanchi e abitazioni senza controllo. Serve una importante riflessione ora. Quando Passalacqua colpisce lo fa per uccidere e il pensionato bolognese è davvero fortunato ad essere vivo".

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