GIULIANA LORENZO
Cronaca

Tortu ha gli Europei in testa: "A Roma voglio due ori"

Dal 7 al 12 giugno, il velocista azzurro vuole essere protagonista in casa . Poi i Giochi Olimpici di Parigi: "Sarebbe bello ripetersi con la staffetta".

Tortu ha gli Europei in testa: "A Roma voglio due ori"

Tortu ha gli Europei in testa: "A Roma voglio due ori"

Dall’anfiteatro di Milano, ovvero l’Arena Civica Gianni Brera a quello di Roma, il Colosseo. In pochi mesi Filippo Tortu passerà dagli allenamenti all’Arena alle gare con vista Città Eterna. Dal 7 al 12 giugno sono infatti in programma, nella capitale, gli Europei di atletica, ultimo appuntamento importante prima dei Giochi Olimpici di Parigi. Una rassegna cruciale pure per il velocista che, come ha spiegato ai canali ufficiali della manifestazione, ha grosse ambizioni. "L’Europeo in casa è l’occasione della vita. Correre davanti al pubblico italiano, che siano i 100 metri, i 200 o la staffetta, sarà una grandissima emozione. Dovrò arrivarci pronto, mi sto allenando molto proprio per cogliere questa opportunità che non deve essere sprecata".

A Monaco 2022 raccolse il terzo gradino del podio nei 200 metri, distanza su cui ormai si è più concentrato e che può regalargli a livello individuale più soddisfazioni. Il lombardo sogna di fare due scalini in più, provando a togliersi un bello sfizio. "Roma voglio fare ancora meglio. Sono consapevole di non essere il favorito nei 200 metri, ci sono atleti che hanno corso molto più veloce di me l’anno scorso, però andrò allo Stadio Olimpico con l’idea di giocarmi le mie carte e tentare di vincere. Questo vale sia per la gara individuale che per quella che affronterò insieme ai compagni della staffetta 4x100, dove invece arriveremo da favoriti. Sarà un po’ diverso ma altrettanto bello".

La finale è in programma il 12 giugno e il nativo di Milano ammette di averci già pensato. "L’ho immaginata mille volte, sono un po’ scaramantico e non voglio dire cosa ho pensato, però una parte importante del nostro mestiere deve essere di sognare quello che si intende raggiungere. La cosa di cui sono certo è lo spirito con cui arriveremo all’Olimpico: carichi, agguerriti e determinati per vincere una medaglia che ci manca. La cosa più importante è lo spirito di squadra e la voglia di condividere il percorso prima e dopo la gara: secondo me è questa la grossa differenza che c’è tra noi e il resto del mondo. Siamo otto e non possiamo correre tutti, ognuno di noi deve essere disposto a essere schierato in qualsiasi posizione, dalla prima alla quinta. La nostra forza è che restiamo comunque uniti e a disposizione degli altri, ci diamo sempre una mano a vicenda. Questo fa sì che in un gruppo così compatto, pur cambiando gli interpreti di volta in volta, il risultato rimanga lo stesso".

Proprio con gli altri azzurri, dovrà provare a strappare un pass per Parigi. A maggio il 4 e 5, alle Bahamas, sono in programma i Mondiali delle staffette (World Athletics Relays) che assegneranno 14 quote per ogni staffetta. Poi ci sarà Roma 2024 e infine l’Olimpiade. "In questo momento il mio obiettivo in vista di Parigi è di arrivare in finale nella gara individuale dei 200 metri. Mi sto allenando per provare a scendere sotto i 20 secondi, non è semplice ma la voglio mettere così: sto cercando di correre 11 centesimi più veloce di quanto sia riuscito a fare finora. Con la staffetta, invece, l’obiettivo realistico è di vincere una medaglia. Sarà molto complicato, ci sono diverse squadre molto forti ma noi arriveremo alle Olimpiadi da campioni in carica e vogliamo vincere un altro oro".