Turismo, gli stati generali: "Bologna è un modello"

Da oggi la tre giorni della conferenza internazionale dei manager di settore. Patrik Romano: "L’intelligenza artificiale sarà il focus. Noi punto di riferimento".

Turismo, gli stati generali: "Bologna è un modello"

Turismo, gli stati generali: "Bologna è un modello"

di Paolo Rosato

Patrik Romano, managing director della Fondazione Bologna Welcome, che cos’è la conferenza del City Destination Alliance e perché si tiene a Bologna?

"Si tratta dell’associazione internazionale di tutte le cosiddette ‘dmo’, le organizzazioni che si occupano delle destinazioni turistiche. Dal 24 (oggi, ndr) al 26 aprile, a Palazzo Re Enzo, ospitiamo l’assemblea generale e anche quella elettiva,con un record di delegati visto che saranno presenti in 80, tra città e altre realtà. Ci saranno amministratori delegati e figure centrali ora nell’industria della gestione del turismo. Perché Bologna? Perché siamo un’eccellenza del ramo. Io sono il tesoriere della CDA, che esiste dal 1964".

Quali saranno i temi di questa tre giorni di tavoli?

"Il focus sarà quello dell’intelligenza artificiale applicata al turismo. I filoni principali saranno quello di come il turismo deve convivere in equilibrio con il territorio, e quello della gestione, del management. Cosa nuova, prima ci si occupava soltanto della promozione".

Ecco, si parla tanto di eccesso di ‘overtourism’, dell’impatto negativo del boom turistico su chi vive nella città. Bologna corre questo rischio?

"Secondo me a Bologna non c’è overtourism, non corriamo nemmeno il rischio. Lavoro da anni in questo settore, da tempo utilizziamo bene il digitale, dalla vendita dei biglietti in giù. A livello internazionale ci stiamo allineando ai migliori esempi, assieme a Comune e Camera di Commercio gestiamo la destinazione turistica a 360 gradi, non siamo più quelli che facevano solo le brochure"

C’è un ‘modello Bologna’?

"A livello internazionale, la chiave del successo è quella di saper promuovere più territori, aumenti i pernottamenti medi. E per noi quella di mettere insieme Bologna e Modena nella stessa destinazione turistica è stata una grande intuizione. Dalla gastronomia ai motori, tutto sta funzionando piuttosto bene e le città italiane ed estere ci guardano con interesse. In più, noi gli attrattori li gestiamo direttamente, con doppie ricadute felici sulla sostenibilità economica delle realtà e sul turismo"

La sfida per il futuro?

"Si lavora sugli strumenti, noi lavoriamo sempre sulla produzione di contenuti nostri. Oggi li distribuiamo sui siti, i social. Domani chissà, c’è Chat Gpt e così via. Vedremo, senza mai dimenticare che il turismo deve vivere in equilibrio con il territorio".

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