Unibo, Alma Mater prima in Italia (e sesta al mondo) per lo sviluppo sostenibile

Unibo scala tre posizioni nella classifica di Times Higher Education, che utilizza i parametri indicati nell’Agenda 2030 dell’Onu

Unibo, il rettore Francesco Ubertini (FotoSchicchi)

Unibo, il rettore Francesco Ubertini (FotoSchicchi)

Bologna, 22 aprile 2020 – Primo posto in Italia, e addirittura sesto a livello internazionale, per l'Università di Bologna nell'edizione 2020 del ‘THE Impact Rankings’, la classifica elaborata da Times Higher Education che valuta l’impatto degli atenei sul tessuto sociale e il loro impegno per lo sviluppo sostenibile. La classifica include quest'anno 766 atenei di tutto il mondo (nel 2019 erano 467): per ognuno vengono considerate le azioni intraprese e le risorse investite nel dare risposta agli Obiettivi di sviluppo sostenibile proposti nell’Agenda 2030 adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Lo scorso anno l'Università di Bologna aveva conquistato il nono posto della classifica a livello mondiale: nella nuova edizione l'Ateneo scala quindi tre posizioni confermandosi saldamente nella top 10 del ranking, a fronte di un numero molto maggiore di atenei partecipanti. Confermato anche il primato già raggiunto lo scorso anno tra le università italiane in classifica. Guardando al dettaglio degli indicatori presi in considerazione, l’Alma Mater ottiene ottimi risultati su tutti i fronti, con alcuni piazzamenti particolarmente rilevanti. L’Università di Bologna è terza al mondo nell'ambito dell'Obiettivo 16 “Pace, giustizia e istituzioni forti”, che misura la capacità di promuovere società pacifiche e più inclusive attraverso l'accesso alla giustizia per tutti e organismi efficienti, responsabili ed inclusivi. Quarta posizione, invece, per l'obiettivo 1 “Povertà zero”, che valuta iniziative e soluzioni pensate per eliminare la povertà estrema e garantire misure di protezione sociale per tutti.